Coniuge
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Ciascuna delle due persone unite in matrimonio, considerata rispetto all’altra e in modo indeterminato, senza cioè precisare se si tratti del marito o della moglie. I coniugi hanno l’obbligo reciproco della fedeltà, dell’assistenza morale e materiale, della collaborazione nell’interesse della famiglia e della coabitazione (art. 143 c.c.; v. Famiglia. Diritto civile). Nella successione legittima (v. Successione a causa di morte), che ha luogo quando manca in tutto o in parte quella testamentaria, al coniuge si devolve tutta l’eredità in mancanza di figli legittimi o naturali, ascendenti, fratelli o sorelle. In ogni caso a favore del coniuge è comunque riservata (successione necessaria) la metà del patrimonio dell’altro coniuge, salvo il caso di concorso con i figli, nonché il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che l’arredano, diritto di natura reale che grava sulla disponibile e che è opponibile ai terzi, anche, almeno di regola, in assenza di trascrizione dell’atto di acquisto mortis causa; se il coniuge concorre con un figlio legittimo o naturale gli è riservato un terzo del patrimonio; se i figli sono più di uno, al coniuge spetta un quarto del patrimonio. Il coniuge separato, cui non è stata addebitata la separazione con sentenza passata in giudicato, ha gli stessi diritti successori del coniuge non separato. Il coniuge al quale è stata addebitata la separazione ha diritto soltanto a un assegno vitalizio se al momento dell’apertura della successione godeva degli alimenti.
Voci correlate
Approfondimenti di attualità
La “partecipazione” all’acquisto del coniuge non acquirente al vaglio delle Sezioni Unite di Arianna Scacchi
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