Convivio

Enciclopedia Dantesca (1970)

convivio


. Nella comune accezione di " banchetto ", ma sempre in senso e in contesto figurato, con allusione a quella mensa dove lo pane de li angeli [cioè la scienza] si manuca (Cv I I 7): Per che ora volendo loro [a quelli cui non è agevole accostarsi al sapere] apparecchiare, intendo fare un generale convivio (I 11; e cfr. § 12), la cui vivanda... sarà di quattordici maniere ordinata, cioè quattordici canzoni (§ 14; cfr. anche § 19 e X 1). Fuor di metafora, in sede di paragone, l'occorrenza di I II 1 Nel cominciamento di ciascuno bene ordinato convivio sogliono li sergenti prendere lo pane apposito, e quello purgare da ogni macula. Per che io... da due macule mondare intendo... questa esposizione.