Copenaghen

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(danese København) Città capitale della Danimarca (1.320.826 ab. nel 2018), posta sulla costa E dell’isola di Sjaelland che s’affaccia all’Øresund e sulla parte N dell’isoletta di Amager, che le sta dirimpetto, separata da uno stretto canale traversato da ponti. Sorge su territorio pia;neggiante, ma ha alle spalle un terreno cosparso di alture, fra le quali s’interpongono piccoli laghi e anche bassure un tempo acquitrinose. Il clima è di tipo oceanico, con temperatura media di gennaio di 0-1 °C e di luglio di 17 °C e precipitazioni non abbondanti (600 mm) ma ben distribuite nell’anno. È il massimo centro industriale, commerciale e culturale del paese. Vi sono rappresentati quasi tutti i settori industriali (cantieri navali, officine metalmeccaniche, oleifici, zuccherifici, birrifici, stabilimenti chimici, raffinerie). Dispone di un porto ben attrezzato, con un sostenuto traffico mercantile. Inoltre occupa una posizione strategica, sotto il profilo sia marittimo sia terrestre, tra la Germania e la Svezia, aspetto ancor più valorizzato dal ponte stradale e ferroviario sull’Øresund, tra C. e Malmö, inaugurato nel luglio 2000. Il distretto urbano forma una divisione amministrativa a sé stante (88 km2); dalla città prende inoltre nome una contea danese (528 km2).

Abitata già nell’età della Pietra, trova la prima menzione storica nel 1043, con il nome di Havn. Nel 12° sec. divenne fortezza e importante sede vescovile; presto però cadde in mano straniera, soprattutto dei Tedeschi (dal 1382), finché, nel 1443, divenne la capitale del Regno di Danimarca. Imponenti fortificazioni volute da Cristiano IV la protessero dagli Svedesi, durante la prima guerra del Nord (1659), ma non la salvarono dall’assalto nel 1700 delle truppe di Carlo XII. Il suo porto subì danni notevoli nella battaglia del 1801, durante la guerra tra Inghilterra e Lega dei neutri, ma il danno maggiore fu il bombardamento del 1807 (guerra della IV coalizione), che la flotta inglese diresse contro la città. La conseguente depressione economica durò fino alla metà del secolo quando la città risorse, liberando la Danimarca dall’egemonia commerciale di Amburgo.

Devastata più volte da incendi, l’unico monumento anteriore alla Riforma è S. Pietro, parrocchiale tedesca dal 1574. C. ebbe l’impronta di grande città da Cristiano IV che eresse numerosi edifici di carattere rinascimentale, tra i quali la Borsa (1619-24) su suo stesso progetto realizzato da L. e H. van Steenwinkel, il castello di Rosenborg (1616), la chiesa della Trinità (1637-57) con torre rotonda, in origine osservatorio astronomico. Sotto Cristiano V la città crebbe rapidamente: sulla piazza del mercato nuovo sorse il castello di Charlottenborg (1672-83, U.F. Gyldenløve; dal 1754 Accademia di belle arti). Dopo l’incendio del 1728, fu eretto il castello di Christiansborg (ricostruito da T. Jörgensen in stile barocco nel 1907-08); N. Eigtved progettò la residenza reale di Amalienborg e la Marmorkirche (i lavori, interrotti, furono ripresi nel 1894 da F. Meldahl). Nel 19° sec. sorsero il nuovo palazzo municipale, la cattedrale di S. Maria con sculture di B. Thorvaldsen e il teatro (1874) mentre la città si ampliò notevolmente. Tra gli edifici più notevoli del 20° sec.: Politigården (1919-24, H. Kampmann); Grundvigkirke (1921-40, P.V. Jensen Klint); Palazzo della Radio (1938-45, V. Lauritzen); municipio di Frederiksberg (1953, C.H. Nimb e H. Holm); scuola municipale a Gladsaxe (1956, E. e N. Koppel); S. Knud a Lyngby (1956, C.R. Frederiksen); edifici della SAS (1958-60) e della Banca nazionale di Danimarca (1961-71) di A. Jacobsen.

Dall’ultimo decennio del 20° sec. particolare cura hanno avuto le principali istituzioni museali e culturali di C.: Gliptoteca Ny Carlsberg (1890-1900, W. Dahlerup), ampliata (1996) da H. Larsen; Galleria statale d’arte (1896, W. Dahlerup), ampliata (1998) da A.M. Indrio; Ordrupgaard Museum (realizzato nel 1916-18 da G. Tvede per W. Hansen), ampliato (2005) da Z. Hadid; museo Arken (1996, di S.R. Lund); nuova sede della Biblioteca reale (1999, Schmidt, Hammer & Lassen); Museo ebraico danese (2004, D. Libeskind). Nei pressi di C., si trovano il museo delle navi vichinghe a Roskilde e a Humlebaek il museo e la fondazione Louisiana (1958, J. Bo e V. Wohlert, che hanno curato anche i successivi ampliamenti).

Conferenza di C. Si tenne tra 1856 e il 1857 e stabilì l’abolizione dei diritti danesi sul passaggio negli stretti danesi. In cambio tutte le potenze che avevano flotte mercantili s’impegnarono a versare alla Danimarca la somma di 70 milioni di corone.

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