CORDA

Enciclopedia Italiana (1931)

CORDA

Francesco VATIELLI

Musica. - Le corde armoniche constano di fili attorcigliati, di materie diverse, i quali - tesi così da acquistare elasticità e posti in vibrazione al disopra d'una tavola o cassa di risonanza - producono il suono.

Le materie con le quali si compongono le corde sono: la seta, il metallo (ottone, rame, ferro) e il budello d'animale ovino, segnatamente di agnello; queste ultime vengono filate dopo essere state debitamente pulite della parte grassa e macerate nella lisciva.

Le corde di budello sono le più antiche e furono già conosciute dagli Egiziani, dai Greci e dai Romani; sono quelle che si usano per gli strumenti ad arco e a pizzico. La loro bontà si può riconoscere dalla loro elasticità, resistenza e trasparenza. Per i bassi di alcuni strumenti si fanno corde rivestite di fili di metallo conosciute sotto il nome di corde ramate. Le corde di seta sono specialmente applicate negli strumenti orientali, mentre in quelli d'Occidente prevalgono le corde di metallo e di budello. Le corde di metallo vennero in uso verso la metà del sec. XIV, quando cioè s'inventarono gli strumenti a corda con tastiera. Forse anteriormente erano già applicate in taluni strumenti a pizzico quali il salterio e il dulcimello. Esse erano per lo più di rame, ma già il Wirdung parla di corde di ferro puro (acciaio) per ottenere i suoni più acuti del clavicordo. Nella pratica odierna le corde di acciaio e, per i suoni più bassi, quelle ramate o anche rivestite d'argento, sono le più usate negli strumenti a pizzico e a tastiera.

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