SEVERO, Cornelio

Enciclopedia Italiana (1936)

SEVERO, Cornelio (Cornelius Severus)

Cesare Giarratano

Poeta epico romano dell'età augustea. Secondo la testimonianza di Ovidio, che gli diresse una delle epistole Ex Ponto (IV, 2), scrisse un Carmen regale, cioè, come sembra, un poema che cantava i re Albani, colmando la lacuna fra il poema di Virgilio e quello di Ennio. Quintiliano (X,1, 89) dice che S. era miglior versificatore che poeta, ma che avrebbe potuto rivendicare a sé il secondo posto fra i poeti epici romani, se avesse narrato il Bellum Siculum con la stessa arte del primo libro. Infine Valerio Probo ricorda di S. un poema intitolato Res Romanae. La congettura più probabile è che il Bellum Siculum, cioè la guerra di Ottaviano contro Sesto Pompeo (38-36), fosse il secondo libro di questo poema. Doveva invece appartenere al primo libro il frammento di 25 versi intorno alla morte di Cicerone, riferito da Seneca il retore. Nel Bellum Siculum, come si desume da un accenno di Seneca (Ad Lucil., 79, 5) c'era una descrizione dell'Etna. I frammenti di S. (in tutto una cinquantina di versi) sono raccolti dal Morel (Frag. Poet. Lat., p. 116).