CALLOSO, CORPO

Enciclopedia Italiana (1930)

CALLOSO, CORPO (lat. scient. corpus callosum; fr. corps calleux; sp. cuerpo calloso; ted. Balken; ingl. callosum)

Giulio Chiarugi

Nell'uomo è una grossa lamina di sostanza bianca, la quale si affaccia nel fondo del solco che dorsalmente si trova fra i due emisferi cerebrali. Penetra in questi con le parti laterali, per irradiarsi con le sue fibre nella sostanza bianca degli emisferi, e raggiunge la corteccia di sostanza grigia che li ricopre. Tutte le regioni della corteccia ricevono ed emettono fibre callose. Le fibre che nascono in un emisfero, terminano nell'altro emisfero, e inversamente; tutte, per compiere questo cammino, attraversano il piano mediano, e partecipano alla formazione della lamina bianca che si descrive col nome di corpo calloso.

La presenza del corpo calloso è legata nella serie dei Vertebrati alla comparsa e all'accrescimento, nelle parti laterali del telencefalo, di una porzione nuova, il neopallium, che si è aggiunto alle preesistenti, particolarmente destinate alla funzione dell'olfatto, il lobo olfattivo e la formazione ammonica o ippocampo. Manca il corpo calloso nei Vertebrati al di sotto dei Mammiferi. Tra i Mammiferi manca nei Monotremi; è rudimentalmente rappresentato nei Marsupiali; piccolo assai è negli Edentati, negl'Insettivori e nei Chirotteri; raggiunge un massimo nei Primati e nell'uomo, nei quali è estesissimo e grosso. Correlativamente alla formazione e all'accrescimento del corpo calloso, si riducono le altre commessure telencefaliche, la commessura anteriore e lo psalterium (commessura dell'ippocampo). Queste ultime nella ontogenesi sono le prime a formarsi; il corpo calloso si costituisce più tardi. V. anche cervello; alcoolismo; aprassia.

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