Cosa nostra

Lessico del XXI Secolo (2012)

Cosa nostra


Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne dei suoi capi di maggior calibro, tanto da essere posta in crisi strutturale. L'organizzazione vive una fase di transizione, non soltanto per quanto riguarda la scelta di un nuovo vertice di comando di cui, allo stato attuale delle cose, appare priva, ma anche sotto il profilo della ricerca di nuove strategie operative dopo quella attuata dal capo Bernardo Provenzano, catturato l’11 aprile 2006, dopo 43 anni di latitanza. In questi anni C. n. ha abbandonato il ricorso ad attentati e omicidi esemplari e alla violenza diretta contro lo Stato che l'hanno resa nota in tutto il mondo (in particolare con le stragi di Capaci e via D’Amelio) e ha adottato la strategia della tregua armata e dell’'inabissamento', stringendo alleanze politico-affaristiche con pezzi della classe dirigente e governando il territorio attraverso il condizionamento di politici eletti tramite voto di scambio. Prosegue invece il fenomeno dei collaboratori di giustizia (comunemente detti pentiti), che ha permesso agli investigatori di conoscere sempre più chiaramente l’organigramma dell'organizzazione, minandone la 'credibilità' agli occhi dei narcotrafficanti internazionali. C. n., infatti, non detiene più la leadership del traffico di stupefacenti, che è passata alla 'ndrangheta calabrese considerata più affidabile e solo sfiorata dalle collaborazioni con le forze inquirenti. A seguito di inedite dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia, si stanno riscrivendo a livello processuale ulteriori pagine della storia di C. n. che potranno fare luce sulla presunta 'Trattativa tra Stato e mafia', intavolata per porre termine alla cosiddetta stagione delle stragi del 1992-93 e culminata nella revoca del carcere duro (art. 41 bis, c.p.) per oltre 330 gregari e capi mafiosi. L’atteggiamento di aperta opposizione al racket delle estorsioni – comunemente chiamato pizzo, vero e proprio fattore di condizionamento dell'economia legale poiché impone alle imprese un costo aggiuntivo – assunto collettivamente dai rappresentanti ufficiali del mondo dell’imprenditoria e del commercio è senz'altro il segnale che in questo momento l'organizzazione non beneficia più di quel clima di impunità di cui ha finora goduto. Nonostante i successi dello Stato, C. n. mantiene il controllo su numerose attività economiche e politiche regionali ed extraregionali per mezzo delle reti di fiancheggiatori e dell’inserimento di propri capitali nel settore dei pubblici appalti, della sanità e del turismo. Più recentemente si è registrata la penetrazione nei settori della grande distribuzione alimentare, dei mercati ortofrutticoli e in quello delle sale da gioco. Attività edili, di tipo economico-finanziario, di riciclaggio di capitali illeciti e corruzione sono stati il volano che ha permesso all’organizzazione di radicarsi nel Settentrione senza bisogno di usare violenza.

TAG

Traffico di stupefacenti

Seconda guerra mondiale

Unità d'italia

Ndrangheta

Sicilia