VARANO, Costanza da

Enciclopedia Italiana (1937)

VARANO, Costanza da

Giuseppe Castellani

Nacque nel 1426 a Camerino da Piergentile e da Elisabetta di Galeazzo Malatesta. Ebbe il padre giustiziato per accuse più o meno vere, ma certo per l'inimicizia dei fratelli, il 6 settembre 1433. Nell'anno seguente, per la ribellione dei Camerinesi che pare fomentata da Francesco Sforza, la madre fu costretta ad abbandonare Camerino insieme con quattro figli, fra i quali Costanza, e rifugiarsi a Pesaro nella casa paterna. Quivi Costanza ebbe a maestro Antonio di Sante de Strullis da Coldazzo, notaio a Pesaro, ma la sua educazione e soprattutto l'istruzione fu curata dall'ava, Battista da Montefeltro; che aveva bel nome tra le donne letterate del tempo. L'8 dicembre 1444 andò sposa ad Alessandro Sforza signore di Pesaro, e il 5 luglio 1447 ebbe il figlio Costanzo, che le costò la vita: morì infatti il 13 dello stesso mese.

Le lettere e le orazioni di Costanza vennero raccolte e pubblicate da P. M. Paciaudi, in Miscellanea di varie operette, VII, Venezia 1743, quindi dal Lami, in Catalogus codicum m manuscriptorum qui in Bibliotheca Riccardiana florentina adservantur, Livorno 1756; quattro dei suoi carmi latini dal Ratti, Della famiglia Sforza, II, Roma 1795, e un altro dal Michiel nell'elogio (v. bibl.). Le due orazioni e alcune lettere furono ripubblicate dal Feliciangeli (v. bibl.).

Bibl.: P. Mestica-Chiappetti, vita di C. V., Jesi 1871; D. Michiel, Elogio storico di C. da V. degli antichi principi di Camerino, Venezia 1807; B. Feliciangeli, Notizie sulla vita e gli scritti di C. V., Torino 1894.