Counseling

Dizionario di Medicina (2010)

counseling (o counselling)

Valeria Savoja

Nell’ambito sanitario, è un’attività relazionale, svolta da personale specializzato (counselor), finalizzata a orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità di persone momentaneamente in difficoltà. Il c., che può essere individuale o di gruppo, promuove atteggiamenti attivi verso soluzioni possibili di una problematica, aiuta a prendere decisioni e a migliorare le relazioni interpersonali. Scopo fondamentale è lo sviluppo dell’autonomia della persona, che rimane sempre la protagonista del processo di c., e che viene messa nelle condizioni di attuare scelte dopo essere stata guidata a esaminare la situazione da diversi punti di vista.

Chi lo attua e dove

L’attività di c. può essere svolta in ambito privato, comunitario, lavorativo e socio-assistenziale. Alcune categorie, oggetto di attenzione in ambito sociale, possono usufruire di c. in strutture sanitarie e comunali: ad es. le coppie in difficoltà e i loro figli si possono rivolgere al consultorio familiare di zona, che ha sempre psicologi preparati allo scopo; vi sono nelle stesse strutture i c.d. sportelli giovani o centri per l’adolescenza. Per le coppie in fase di adozione di un minore il c. è previsto dalla legge. Per gli immigrati sono aperti spesso uffici appositi di enti pubblici e privati, che li aiutano a prendere decisioni e a migliorare i rapporti di convivenza. Il c. è molto attivo nei gruppi di mutuo aiuto, sia per i tossicodipendenti, che per gli alcolisti, che per i giocatori d’azzardo, e anche per i loro familiari (per essi a volte è indispensabile). Nei reparti di lungodegenza e negli hospice si sta sviluppando il c. dei familiari, per il reinserimento domestico dopo il ricovero, specialmente per un paziente che sta morendo. Attualmente in Italia il c. non è una professione regolamentata; è comunque opportuno possedere una formazione teorica e pratica adeguata, tramite un training specifico, che permetta di formarsi alle varie tecniche di c. e migliorare le capacità di ascolto e di risposta.

Alcuni tipi di counseling

Il c. psicologico riguarda un intervento in cui il terapeuta parla con il paziente, che presenta disturbi psichici di natura non grave, dei suoi problemi e delle sue difficoltà adattative personali o interpersonali e consiglia comportamenti alternativi; consente di superare ostacoli psicologici derivanti da paura, solitudine, processi di spostamento o di transfert. Il c. familiare è svolto da persone appositamente formate e iscritte all’albo dei consulenti familiari; si rivolge alle famiglie che vivono momenti difficili per problemi oggettivi e interpersonali. Il c. medico è di pertinenza esclusiva del medico e in particolare di quello di famiglia: facilita la comunicazione negli eventi di malattia, sia nell’ambito della famiglia del paziente, che in quello ospedaliero.

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