Auteuil, Daniel

Lessico del XXI Secolo (2012)

Auteuil, Daniel


Auteuil, Daniel. – Attore teatrale e cinematografico francese (n. Algeri 1950). Figlio d’arte, nel 1975 ha debuttato nel cinema interpretando per un decennio ruoli minori da caratterista. Il regista Claude Berri, nel 1986, ne ha svelato le doti drammatiche che lo hanno portato al successo con Un cœur en hiver di Claude Sautet (1992), la cui perfetta interpretazione di un liutaio dal cuore imperscrutabile ne ha fatto un’icona del cinema europeo. Nel 21° sec. si è misurato in ruoli differenti, infondendo in ciascuno quell’aura di mistero e profonda inquietudine che trapela, nonostante tutto, dal suo ostentato controllo. Introverso, dai gesti misurati e dallo sguardo sempre vigile, è protagonista di numerosi film, tra cui L’adversaire (2002) di Nicole Garcia, nella parte di un medico spietato; 36 Quai des orfèvres (2004) di Olivier Marchal, in cui è un poliziotto senza scrupoli; Caché (2005; Niente da nascondere) di Michael Haneke, critico televisivo minacciato e in crisi; Mon meilleur ami (2006) di Patrice Leconte, antiquario solo e inconsapevole; N - Io e Napoleone (2006) di Paolo Virzì, nei panni di Napoleone Bonaparte; MR 73 (2008; L’ultima missione) di Marchal, ancora una volta sinistro poliziotto. Nel 1999 ha ricevuto un César per La ragazza sul ponte di Leconte e nel 2000 si è aggiudicato al Festival di Cannes il premio come miglior attore, insieme a Pascal Duquenne, per L'ottavo giorno (1999) di Jaco Van Dormael.

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