Dólci, Danilo. - Sociologo e scrittore italiano (Sesana, Trieste, 1924 - Partinico, Palermo, 1997), studiò architettura, mostrando anche interesse per la musica e la poesia. Dopo una prima esperienza di educatore e sociologo a Nomadelfia (1950-52) con don Z. Saltini (v.), maturò la sua vocazione di riformatore sociale dedicandosi al riscatto di una delle zone più depresse d'Italia, la Sicilia occidentale. A questo scopo mirarono le sue pubblicazioni, più vicine al documentario che alla letteratura: Fate presto (e bene) perché si muore, 1953; Banditi a Partinico, 1955; Inchiesta a Palermo, 1956; Spreco, 1960; Racconti siciliani, 1963, tratti dagli ultimi tre volumi, Conversazioni contadine, 1966; Chi gioca solo, 1967; Chissà se i pesci piangono, 1973, e le iniziative sociali, in cui confluirono atteggiamenti cristiani, socialisti, liberali e "gandhisti" (metodo della protesta non violenta), da lui promosse a Trappeto (1952), a Partinico (1954), per la diga sul f. Iato, e in altre località della Sicilia. Motivi sociali e religiosi si fusero originalmente nella sua produzione poetica: Voci della città di Dio, 1951; Poesie, 1956; Il limone lunare, 1970; Creatura di creature, 1979; Palpitare di nessi, 1985.
DOLCI, Danilo
Poeta e intellettuale-attivista, impegnato su diversi fronti, nacque a Sesana (Trieste) il 28 giugno 1924. Da alcune biografie (Capitini, 1958; Fontanelli, 1976; Barone, 2000) si ricava l’immagine di un’infanzia e una gioventù sostanzialmente ordinarie per un ragazzo di estrazione ...
dólce2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – Nome generico di ogni vivanda o preparazione dolce, i cui ingredienti principali sono in genere farina, uova, burro e zucchero (come la torta e sim.), che si serve in fin di tavola o in occasione di rinfreschi:...
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene percepito quando siano eccitati chimicamente particolari...