Ferretti, Dante

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Scenografo italiano (n. Macerata 1943). Sostenitore di una estetica del ‘meraviglioso’, si è mosso attraverso le diverse epoche con una libertà che ha sfiorato talvolta la trasgressione storica, rivoluzionando il panorama della scenografia cinematografica dapprima in patria, al fianco di registi come P.P. Pasolini e F. Fellini, e poi fuori dai confini nazionali. Intuizioni geniali come il labirinto verticale in Il nome della rosa (1986) di J.-J. Annaud, la forza visionaria espressa nel kolossal fantasy Le avventure del barone di Munchausen (1989) di T. Gilliam, la capacità di trasfigurare città e quartieri nelle ricostruzioni realizzate per i film di M. Scorsese hanno fatto di lui uno dei più brillanti scenografi del cinema mondiale. Premio Oscar, con la moglie Francesca Lo Schiavo, nel 2005 per The aviator di Scorsese e nel 2008 per Sweeney Todd di T. Burton, tra le sue scenografie successive vanno ricordate quelle dei film diretti da M. Scorsese Shutter Island (2010) e Hugo (2011; Hugo Cabret, 2012), pellicola per la quale nel 2012 si è aggiudicato insieme a Lo Schiavo il terzo Oscar della carriera; Seventh son (2014) di S. Bodrov; Cinderella (2015) di K. Branagh. Nel 2013, in concomitanza con il settantesimo anniversario della sua nascita, il MoMA di New York gli ha dedicato la personale Dante Ferretti. Design and construction for cinema.

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