DANUBIO

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

DANUBIO (XII, p. 354)

Giuseppe Morandini

Dal punto di vista geografico le conoscenze sulle caratteristiche di questa importante via acquea non hanno subito variazioni molto importanti negli ultimi anni.

La pubblicazione di un'opera, atta a chiarire lo sviluppo e l'importanza delle iniziative della Commissione europea del Danubio, dà un'idea di quello che è stato fatto, oltre che per la tutela degl'interessi di varie potenze interessate dal punto di vista dei diritti e delle consuetudini internazionali, anche dal lato tecnico.

Anzitutto, dopo gli accordi e i trattati del secolo XIX, alla fine della guerra mondiale, la C. E. D. ha dovuto cercare di sistemare e di dirimere tutte le questioni presentatesi tra gli stati danubiani, fossero essi sorti ex-novo dalla vecchia monarchia austro-ungarica o appartenessero ai paesi alleati. A fianco dei plenipotenziarî adunatisi per discutere il nuovo assetto politico dell'Europa si sono adunati anche i componenti della C. E. D. che hanno studiato i problemi attinenti al fiume e ai paesi interessati sotto i varî punti di vista e hanno poi steso i diversi trattati riguardanti questa parte.

Nel 1930 la C. E. D. si è riunita e riorganizzata rendendo conto della sua attività dell'ultimo decennio, che interessa anzitutto la rimessa in opera e in valore degli immobili e in secondo luogo i lavori più importanti, che si possono considerare sotto i seguenti aspetti: opere tecniche, questioni finanziarie, organizzazione amministrativa, navigazione.

I lavori tecnici eseguiti e da eseguire hanno lo scopo di assicurare sufficienti profondità nel fiume per permettere alla marina da carico di risalire fino a Bràila per caricarvi soprattutto cereali e legno. La C. E. D. niente ha trascurato per ottenere tali condizioni; essendosi verificate delle variazioni di profondità nelle varie bocche, sono stati incaricati i tecnici di procedere ai rilievi del caso e presentare i progetti per ovviare a inconvenienti del genere. Sono stati fatti tutti i rilievi necessarî e la Commissione ha deciso di mantenere attiva l'imboccatura di Sulina, ma di procedere a esaminare anche il problema di aprire quella di Chilia e di renderla eventualmente utile alla navigazione.

Un secondo aspetto dei lavori della C. E. D. è quello finanziario, che naturalmente s'impernia sul problema finanziario europeo, oltre che su quelli che possono essere i particolari delle relazioni finanziarie tra la Commissione e alcuni stati europei.

L'organizzazione amministrativa della Commissione ha pure richiesto discussioni e accordi riguardanti soprattutto il personale e il trattamento da fare allo stesso sia in relazione ai servizî da disimpegnare sia alle previdenze da prendere in favore di esso.

Questioni assai importanti sono quelle riguardanti la navigazione e le modifiche da apportare alle tariffe, nonché lo studio e l'esame da parte della C.E.D. del regolamento di navigazione e di polizia, elaborato dalla Commissione internazionale del Danubio.

Dal punto di vista dello studio scientifico è interessante ricordare la Hydrobiologische Donaustation di Vienna, accanto alla quale vi è una commissione di scienziati tedeschi, ungheresi, iugoslavi, romeni e bulgari, col compito preciso di studiare i problemi scientifici riguardanti il fiume.

Bibl.: La Commission Européenne du Danube et son oeuvre de 1856 à 1931, Parigi 1931; Der Donauraum. Auslandkundliche Vorträge der technischen Hochschule Stuttgart, VII, Stoccarda 1933. Cfr. inoltre il vol. Grigoire Antipa. Hommage à son oeuvre, Bucarest 1938, in cui è contenuta una bibl. di Antipa con numerosi studî, anche recenti, dedicati a problemi danubiani.

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