Dattero

Enciclopedia Dantesca (1970)

dattero

Beatrice Guidi

Appare solamente in If XXXIII 120 I' son frate Alberigo; / i' son quel da le frutta del mal orto, / che qui riprendo dattero per figo. La metafora, oltre a richiamare opportunamente la circostanza in cui fu perpetrato il tradimento da Alberigo dei Manfredi (che fece uccidere due suoi cognati nel momento in cui un banchetto da lui offerto era giunto alle frutta), è modo " proverbiosamente espressivo " (Mattalia) a significare ironicamente " pagare largamente il fio " della colpa commessa, " quasi dicat: dedi malum fructum, nunc recipio peiorem... Nam ficus dulcis fructus solet dari amico, et iste dedit tam amarum fructum mortis amicis; nunc ergo merito recipit amariorem... " (Benvenuto).

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