Bowie, David

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Bowie, David

Lorenzo Dorelli

Pseudonimo di David Robert Jones, cantante e compositore inglese di rock, nato a Londra l'8 gennaio 1947. Si avvicinò alla musica all'inizio degli anni Sessanta, suonando il sassofono e cantando in diversi gruppi rhythm 'n' blues. Nel 1967 ha inciso il suo primo album e ha studiato mimo con L. Kemp. Dopo essersi segnalato con i Feathers (Space oddity, 1969), nel corso degli anni Settanta svolse un'intensa e versatile attività, che lo portò ad affermarsi come interprete originale della musica rock.

Il secondo album, The man who sold the world (1971), segna un allontamento dalle sonorità acustiche, verso una musica più cupa, in tono con i motivi ricorrenti nei testi (la sofferenza mentale, le 'perversioni' sessuali, il nichilismo). Riconosciuto il suo debito nei confronti della cultura pop statunitense con Hunky Dory (1971), B. raggiunge il vertice del successo con The rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders of Mars (1972), presentandosi nelle vesti colorate e stravaganti di 'Ziggy', l'alieno caduto sulla Terra, efficace personificazione di tutti i comportamenti 'devianti'. Divenuto ormai una stella del cosiddetto glam rock, l'anno seguente B. inizia a produrre altri musicisti, tra cui L. Reed e I. Pop; realizza Alladin sane (1973), album controverso incentrato sull'esperienza della droga, e Diamond dogs (1974), ispirato a 1984 di G. Orwell. Con Young Americans (1975), in cui spicca il brano composto con J. Lennon (Fame), B. propone un'originale interpretazione del soul, mentre inizia a dare corpo alla nuova, decadente figura del 'Duca Bianco', protagonista dell'album successivo, Station by station (1976). Tra le numerose collaborazioni del periodo successivo si segnala in particolare quella stretta a Berlino con B. Eno, che apre la fase sperimentale di Low (1977), 'Heroes' (1977) e Lodger (1979).

Ritornato agli stilemi più tradizionali, all'inizio degli anni Ottanta si confermò tra gli autori di maggior successo, oltre a ottenere diversi riconoscimenti in qualità di attore teatrale e cinematografico.

Dopo Scary monsters (and super creeps) (1980), album che vede la partecipazione del chitarrista R. Fripp, B. ritorna ai primi posti delle classifiche con Let's dance (1982), China girl e Modern love (1983), a cui si affiancano negli anni seguenti altri singoli di successo, spesso composti in collaborazione con altri artisti (Dancing in the street, con M. Jagger; This is not America, con P. Metheny); negli anni Novanta ha pubblicato Black tie, white noise (1993), Outside (1995); Earthling (1997). Sul versante dell'attività teatrale e cinematografica, iniziata nel decennio precedente con il film di N. Roeg The man who fell to Earth (1976; L'uomo che cadde sulla Terra), sono da segnalare le interpretazioni da protagonista nella pièce teatrale di B. Pomerance The Elephant Man (1980), nell'opera televisiva Baal, tratta dal dramma brechtiano (1981), nei film The hunger (1983; Miriam si sveglia a mezzanotte) di T. Scott, Furyo (1983) di N. Oshima; tra le altre partecipazioni cinematografiche si ricordano quelle in Christiane F. - Wir Kinder vom Bahnhof Zoo (1981; Christiane F. - noi i ragazzi dello Zoo di Berlino) di U. Edel, Absolute beginners (1986) di J. Temple, e Into the night (1985; Tutto in una notte) di J. Landis.

bibliografia

B. Miles, David Bowie black book, London-New York 1984.

D. Currie, David Bowie, glass idol, London 1987; The Bowie companion, ed. E. Thomson, D. Gutman, London 1993.

C. Sanford, Bowie. Loving the alien, London 1996.

G. Tremlett, David Bowie. Living on the brink, London 1996.

CATEGORIE
TAG

Rhythm 'n' blues

David bowie

Sassofono

Berlino

Londra