Cameron, David William Donald

Lessico del XXI Secolo (2012)

Cameron, David William Donald


Cameron, David William Donald. – Uomo politico britannico (n. Londra 1966). Leader del Partito conservatore dal 2005, ha impresso ai tories una spinta modernizzatrice atta a cancellare l’impronta thatcheriana che gravava sul partito, portando a esso ampi consensi anche al di fuori del tradizionale bacino elettorale. Dopo l’insuccesso dei laburisti nelle elezioni del 2010 e il fallimento delle trattative intercorse tra questi e i liberaldemocratici, è subentrato al primo ministro uscente J.G. Brown ricevendo l’incarico di formare il nuovo governo. L’intesa raggiunta tra tories e liberaldemocratici, al cui leader N. Clegg è stato affidato il ruolo di viceministro, ha di fatto avviato una nuova fase della politica britannica, riportando per la prima volta dall’epoca di W. Churchill un governo di coalizione alla guida del Paese e ponendo fine a tredici anni di governo laburista. Nel luglio 2011 C. è stato coinvolto nello scandalo sulle intercettazioni illegali effettuate dalla News corporation di R. Murdoch, e ciò ha avuto ampie ripercussioni sul consenso popolare, sottraendogli anche l'appoggio di numerosi membri del suo partito. Ha nociuto alla sua immagine politica anche la stentata attuazione del suo ambizioso piano di riforma (v. ) e la scelta, operata durante il vertice europeo di Bruxelles del dicembre 2011, di non aderire agli accordi intergovernativi per un'unione di bilancio con ferree regole fiscali volta a fronteggiare l'aggravarsi della crisi del debito, scelta che è stata duramente criticata per le sue implicazioni isolazioniste.

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