Decontribuzione

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

decontribuzione


Disposizione legislativa che stabilisce una riduzione dell’importo dei contributi previdenziali e assistenziali relativi alle retribuzioni dei lavoratori. In particolare, la d. prevede che per alcune specifiche parti della retribuzione del lavoratore (per es., quella che si riferisce al lavoro straordinario oppure ai premi di produttività) non sia richiesto il pagamento dei contributi. Questo può avvenire rispetto alla quota di contributi a carico del singolo lavoratore o rispetto alla quota a carico dell’azienda-datore di lavoro (solitamente quest’ultima quota è maggiore della prima). La finalità di tale intervento è quella di aumentare la competitività delle aziende (che vedono ridurre il costo del lavoro) e la produttività (aumenta l’incentivo per il lavoratore che riceve maggiore beneficio immediato attraverso l’assegnazione del premio); nel contempo queste azioni puntano a stimolare i consumi privati, poiché aumenta, a parità d’impegno lavorativo, la disponibilità finanziaria in capo ai lavoratori. La d. non va confusa con la detassazione, che si riferisce invece alla riduzione della base imponibile fiscale (di interesse al fine del calcolo delle imposte, per es. dell’IRPEF).

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