DEL MIGLIORE, Ferdinando Leopoldo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 38 (1990)

DEL MIGLIORE, Ferdinando Leopoldo

Massimo Ceresa

Nacque a Firenze il 20 ag. 1628 da Francesco Migliori e Francesca Vanni.

A frutto delle ricerche d'archivio che lo videro impegnato a fondo, compilò centoventi volumi di spogli sulla storia di Firenze, che nel 1745 entrarono in possesso del canonico A. M. Biscioni, archivista e bibliotecario, che a sua volta li donò alla biblioteca Magliabechiana nel 1756. Tali spogli si trovano ora alla Biblioteca nazionale di Firenze, alle classi XXV e XXVI dei manoscritti Magliabechiani.

Altro materiale raccolto dal D. ed entrato anch'esso in possesso del Biscioni, le Notizie istoriche di varie chiese di Firenze (Firenze, Bibl. naz., II, 1, 316-318, già Magl. XXXVII, 346-348), fu consultato dal p. G. Richa nella stesura della sua opera sulle chiese fiorentine: nella prefazione l'autore stesso confessa di aver usato il materiale messogli a disposizione dal Biscioni con una certa precauzione, avendo notato in esso parecchi errori. Altri studiosi che ricorsero agli spogli archivistici del D. lo giudicarono bisognevole di epurazione (Tordi), mentre altri ancora (Guasti, Cinelli Calvoli, Del Lungo) ne criticarono aspramente la tendenza occasionale, frequente in molti eruditi del sec. XVII, ad interpolare e abbellire i risultati delle sue ricerche con fatti non documentati, accusandolo a volte di aver inventato di sana pianta l'esistenza di alcuni documenti. L'abbondanza del materiale raccolto dal D. fu però tale da obbligare quasi tutti i cultori di storia fiorentina a ricorrervi, soprattutto in assenza dei documenti originali.

Il Magl. XVII, 24, porta un altro autografo del D., le Riflessioni e aggiunte alle Vite de'pittori di Giorgio Vasari Aretino. Alla classe XXVI della Magliabechiana si trova invece il Priorista fiorentino a famiglie, che indicava le chiese dove erano sepolte le famiglie nobili fiorentine, manoscritto "particolare ed esattissimo" a detta del Moreni.

Nel 1665a Firenze fu pubblicata la prima opera stampata del D., i Senatorifiorentini, definito "curioso libretto" nella Biblioteca Aprosiana. Nella prefazione l'autore precisa che la dignità di senatore venne a sostituire quelle di gonfaloniere e priori il 27apr. 1532. Nel testo, di ogni famiglia viene indicato lo stemma con l'elenco di coloro che ebbero tale titolo.

Nel 1684veniva pubblicato, sempre a Firenze, il primo volume di Firenze città nobilissima illustrata, opera congegnata in quattro volumi, ma che la morte improvvisa impedì al D. di portare a termine. La dedica è al principe Francesco Maria dì Toscana; fa seguito una prefazione intitolata "Agli amatori del vero", nella quale l'autore accenna al gran lavoro effettuato "per gli archivi pubblici e privati, pe' conventi, pe' Monasteri, per le Compagnie etiamdio per le Case, e per le botteghe di Librai, e Pizzicagnoli" e conclude affermando che, nonostante la lunga e severa disciplina impostasi, egli aveva tuttavia il dovere di chiedere il parere dei "periti delle cose antiche" C. Strozzi, che lo aveva spronato all'impresa, F. Rondinelli, bibliotecario del granduca Ferdinando, C. Della Rena, B. Gori, e, per alcuni particolari, V. Capponi e A. Segni. La seconda parte del volume è dedicata allo stesso principe, la terza a mons. A. Pucci.

L'opera, che è stata prodotta in edizione facsimilare (Bologna 1968) ed inserita nella collana "Historiae urbium et regionum Italiae rariores" (XXIV), raccoglie una gran quantità di notizie su chiese, palazzi, case, strade e famiglie, da cui risulta un panorama assai vasto e particolareggiato della Firenze della seconda metà del sec. XVII. Nello Haym (Bibl. ital...., p. 106) si pone in dubbio la paternità del libro, affermando in una nota: "si vuole che il vero autore di quest'opera sia stato Pietro Antonio dell'Ancisa". Di quest'ultimo (1609-1693) si trova alla Bibl. naz. di Firenze un manoscritto sulle famiglie nobili fiorentine (Magl. XXVI, 177).

Il Moreni accenna ad un'opera critica su volume del D. composta dal p. Vincenzo Fer roni. Lo stesso Moreni cita alcune opere de D. stampate postume, senza peraltro indicare i curatore delle edizioni: il Racconto istoriografico della famiglia Brunaccina, in Firenze, per Francesco Moucke, 1771, tratto dal Magl. XXV, 10; inoltre, in uno zibaldone intitolato Notizie istoriche italiane scritte e completate da M. R., in Firenze, per Antonio Benucci, 1782, nel t. a p. 62: Dell'antico Circo di Firenze, e della Croce al Trebbio;a p. 67: Del governo antico della città di Firenze;e a p. 73: Del fiume Arno e de' quattro ponti.

L'opera del D. incorse, come detto, nelle severe critiche di parecchi posteri. Il Cinelli Calvoli lo ritiene privo di ogni attitudine critica; il Guasti lo accusa di aver inventato l'esistenza di due documenti del Comune di Firenze per la costruzione del tempio e del campanile di S. Maria del Fiore, aggiungendo però che l'opera del D. si legge volentieri, soprattutto quando egli si sofferma su fatti più vicini al suo periodo. Il Del Lungo lo accusa di aver inventato l'esistenza di documenti a dimostrazione dell'origine fiorentina di un Salvino degli Armati, che sarebbe stato l'inventore degli occhiali, "tirando fuori un suo "Sepoltuario antico", se non che nessuno lo aveva veduto né mai lo vide". Il Del Lungo aggiunge che anche il nipote ed erede dei D. asseriva che il documento esisteva e si trovava presso di lui, senza peraltro mai mostrarlo ad alcuno. Lo stesso autore, in seguito, riconosce al D. una certa abilità nel rivestire questi fatti presunti e nel saperli presentare con un certo fascino.

La voce più autorevole a difesa e lode dei D. è quella di G. Gargani, erudito dell'Ottocento, autore dello Spoglio delle materie di patria erudizione contenute negli Zibaldoni manoscritti di F.L.D., custoditi nella pubblica R. Biblioteca Magliabechiana Firenze (catal., Magl. XXV, 426bis). In una sua pubblicazione sulle Lettere inedite del senatore Strozzi, il Gargani afferma di aver composto l'elogio di quel personaggio subito dopo aver finito quello del D., "a cui molto deve la erudizione patria non che la storia delle famiglie toscane". Tale elogio, purtroppo introvabile, conteneva tra l'altro una serie di notizie biografiche sul D. che, afferma il Gargani, gli fu particolarmente difficile reperire. Sicura è invece la notizia della morte improvvisa del D., avvenuto nel 1696, e della sua sepoltura in S. Maria Novella.

Fonti e Bibl.: Bibl. apost. Vaticana, Catal. de' libri manoscritti ... varie notizie ... raccolte dal ... Ferdinando Leopoldo del Migliore;Firenze, Bibl. naz., Magl. IX. 66: G. Cinelli Calvoli, Toscana letterata, I, p. 447; Magl. IX. 73:A.M. Biscione, Giunto alla Toscana letterata, V, p. 32; C. Della Rena, Della serie degli antichi duchi e marchesi diToscana, I, Firenze 1680, p. 14; G. Negri, Istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, p. 165; G. Richa, Notizie istor. delle chiese fiorentine, I, Firenze 1754, p. 11; A. Aprosio, Bibl. Aprosiana, Bologna 1763, pp. 271 s.; N. F. Haym, Bibl. ital. o sia notizia dei libri rari italiani..., I, Milano 1771, p. 106;D. Moreni, Bibliografia storico-ragionata della Toscana, Firenze 1805, II, pp. 78 s.; G. Gargani, Lettere ined. del senatore Carlo degli Strozzi, Firenze 1859, pp. IX, 11;C. Guasti, Scritti d'arte, Prato 1897, pp. 193, 452s.; I. Del Lungo, Le vicende d'un'impostura erudita (Salvino degli Armati), in Arch. stor. ital., LXXVIII (1920), 1, pp. 5-53;D. Tordi, Ilpadre Giuseppe Richa a San Giovannino e la stampa delle sue notizie stor. sulle chiese fiorentine, Firenze 1933, pp. 8, 24;G. Previtali, La fortuna dei primitivi, Torino 1964, pp. 60-64; P. Barocchi, Le postille di D. alle "Vite" vasariane, in Il Vasari storiografo e artista, Firenze 1976, pp. 439-47;G. Mazzatinti, Inventari dei manoscriti delle Biblioteche d'Italia, VIII, p. 93; IX, p. 153.

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