DENTE DI LEONE

Enciclopedia Italiana (1931)

DENTE DI LEONE (lat. scient. Taraxacum officinale Web.; altri nomi volgari italiani: soffione, pisciacane, piscialletto; fr. pissenlit, sp. diente de león; ted. Löwenzahn; ingl. common dandelion)

Augusto Béguinot

Pianta della famiglia delle Composte Liguliflore (tribù Cicoriacee) comune nei prati e luoghi erbosi di pianura e di montagna che si presenta frequentemente in razze diverse, le quali vengono considerate come specie distinte, in tutta l'Europa e in generale nelle regioni temperate dell'intero globo e passa quindi per specie cosmopolita o quasi.

È un'erba perenne con grossa radice, con foglie radicali a rosetta oblungo-lanceolate, roncinate, pennato-partite o sinuato-dentate, ma anche lineari o quasi (var. tenuifolium Koch e palustre DC.). I capolini sono grandetti, solitarî, terminali, gialli, con numerosi fiori a linguetta circondati da un involucro campanulato con numerose squame verdi. I frutti sono achenî sub-compressi tetragoni, attenuati in lungo rostro sormontato da un pappo bianchissimo di setole denticolate. Fiorisce quasi tutto l'anno. Il dente di leone, come altre Cicoriacee, contiene una sostanza amara e si usa in medicina come tonico, ma oggidì serve pure come pianta alimentare e in Francia viene anche coltivato.

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