Dermatoneurosi

Dizionario di Medicina (2010)

dermatoneurosi


Alterazione cutanea secondaria a lesione nervosa, centrale o periferica, sensitiva, motoria o trofica. La d. più frequente è senza dubbio la malattia erpetica (➔ nevralgia, Nevralgia da herpes zoster). Molte lesioni trofiche distali degli arti si verificano in seguito a lesioni dell’SNC, del nevrasse, dei gangli midollari e dei nervi periferici. Gran parte delle lesioni cutanee dei diabetici sono dovute a una combinazione di microangiopatia con neuropatia: non solo vengono meno i fattori trofici neurogeni per la cute e i tessuti sottostanti, ma l’ipoestesia o l’anestesia delle zone interessate annullano gli stimoli nocicettivi: il paziente è pertanto più esposto a lesioni da sfregamento, da infezioni, da calore, ecc. Un altro gruppo di d. che investono la cute e il sistema nervoso (in relazione al fatto che entrambe le strutture hanno una comune origine embrionale, ectodermica) è costituito dalle sindromi neurocutanee (➔ facomatosi) e dallo xeroderma pigmentosum (ustioni da raggi solari, lesioni atrofiche, cheratosi e tumori cutanei associati a sordità, microcefalia, spasticità, atassia, corea, oftalmoplegia e ritardo mentale).