DERNA

Enciclopedia Italiana (1931)

DERNA (A. T., 113-114)

Attilio Mori

Città e porto della Cirenaica orientale e, dopo Bengasi, il principale centro abitato della colonia. La città giace sulle due rive del torrente omonimo alla lat. nord di 32°45′43″,7 e alla long. est di 22°40′45″ riferita al fortino americano, in mezzo a un folto palmeto e a fiorenti giardini d'agrumi e di piante fruttifere d'ogni genere.

Derna occupa il posto della greca Darnis, ricordata dagli antichi scrittori; ma pare che acquistasse una certa importanza solo sotto la dominazione bizantina, durante la quale fu sede vescovile. Decaduta poi dopo la conquista araba e ridotta a un meschino villaggio, risorse alla fine del sec. XV allorché, secondo quanto riferiscono cronache locali, vi trovò rifugio una parte della popolazione musulmana emigrata dalla Spagna dopo la caduta di Granata. Da allora la città ebbe un certo sviluppo, al quale avrebbe contribuito, verso la fine del sec. XVII, l'opera di Mohammed bey, la cui memoria è ancora oggetto di venerazione. Sotto la sovranità dei Caramanli, durante la quale la città fu ripetutamente visitata e descritta, a principiare dagl'italiani dott. Cervelli (v.) e Della Celia (v.), Derna si presentava come una cittadina relativamente civile, abitata da 7 0 8000 persone ma sottoposta a frequenti epidemie. Nel 1805 gli Stati Uniti, non senza superare gravi difficoltà, la occuparono per rappresaglia contro il pascià di Tripoli che ne aveva offeso la bandiera. Essi vi eressero anche un fortino che tuttora sussiste; ma, conclusa la pace, l'occupazione fu abbandonata. Ritornata la Cirenaica sotto la diretta dominazione turca, la città ebbe qualche miglioramento; ma tutti i visitatori lamentavano l'assenza d'ogni attività commerciale e marittima.

Fin dal 30 settembre 1911 Derna fu oggetto d' una dimostrazione navale da parte della squadra italiana dell'ammiraglio Presbitero, per indurre la città alla resa. Dato il temporeggiare delle autorità turche e qualche atto d'ostilità, la città venne bombardata il 16 ottobre e indi occupata, prima da truppe di sbarco della marina, poi (4 novembre) da reparti dell'esercito. Per le operazioni militari successive v. cirenaica.

In seguito all'occupazione italiana la città ha preso un nuovo sviluppo ed è andata sempre più trasformandosi. All'antico nucleo urbano che sorgeva a un mezzo km. dalla costa, si è aggiunto più verso il mare un nuovo quartiere europeo con strade regolari e decorosi edifici pubblici e privati: il palazzo del Governo, il Comando militare, le Poste, ecc. Il centro antico è costituito da due quartieri divisi dall'uadi Derna, ma nel 1916 congiunti con un ponte. Quello sulla destra è detto di Bu Mansur, dalla tomba di Sidi Bu Mansur el Faresi che sorge nel cimitero musulmano. Quello sulla sinistra, detto El-Bilad, e dove più si svolge la vita cittadina, comprende il municipio, i "suk", la chiesa cattolica, la sinagoga, la grande moschea el Chebir ricostruita da Mohammed bey, coperta da 42 cupole e con un alto minareto, il solo della città.

Derna gode d'un clima assai mite. La sua temperatura annua è di 20°; quella del mese più caldo di 25°,7 e quella del mese più freddo di 14°,1. Le estreme temperature osservate furono di 44°,5 e di 4°,5. Scarse le precipitazioni: appena 202 mm. (la metà di quelle di Tripoli), onde la ricchezza agricola del suo territorio è dovuta soltanto all'irrigazione derivata dall'uadi Derna, che fornisce anche l'acqua potabile per la città.

L'occupazione italiana ha determinato un certo sviluppo della popolazione di Derna, che al censimento del 1929 risultò di 11.360 ab., dei quali 500 Ebrei e 660 Italiani. Nell'attuale ordinamento amministrativo della colonia, Derna, già capoluogo di commissariato, è discesa al grado di capoluogo di circondario dipendente dal commissariato del Gebel che ha sede a Barce. Gli uffici pubblici ivi esistenti sono il tribunale, la dogana, la capitaneria di porto, l'ufficio postale e telegrafico, la stazione radio-telegrafica, l'ospedale, ecc. Scuole elementari per Italiani e indigeni sono mantenute dal Governo e dalla Missione cattolica dei padri francescani. Esiste anche una scuola secondaria araba. Derna è un centro di diramazioni stradali per l'interno, in parte camionabili, e dovrà essere raggiunta dalla ferrovia che viene da Bengasi e che si arresta ora a Barce. Un servizio marittimo congiunge ogni due settimane Derna con Bengasi e Tobruch e ogni mese vi si spinge il servizio postale che lega Bengasi a Siracusa.

V. tavv. CLXXI e CLXXII.

TAG

Chiesa cattolica

Precipitazioni

Temperatura

Francescani

Stati uniti