<p>(La vedova allegra) Operetta (1905) del musicista ungherese F. Lehár (1870-1948), con libretto di libretto di Victor Leon e Leo Stein.
</p><p>Tra i numerosi adattamenti si ricorda il film <a class="external text" href="http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/The%20Merry%20Widow/" rel="nofollow noreferrer noopener" target="_blank"><i>The Merry Widow</i></a> del regista austriaco E. von Stroheim (1885-1957).
</p>
<table class="sinottico" style="" summary="Tabella sinottica che riassume i principali dati del soggetto"></table>

Rinaldo Censi

(USA 1924-25, 1925, La vedova allegra, bianco e nero/colorato, 121m a 22 fps); regia: Erich von Stroheim; produzione: MGM; soggetto: dall'operetta Die lustige Witwe di Franz Léhar, libretto di Victor Leon e Leo Stein; sceneggiatura: Erich von Stroheim, Benjamin Glazer; fotografia: Ben ...

The Merry Widow

Die lustige Witwe

 pro die 
  
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.
 


pro die

 die 
  
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
 
