Digitale terrestre

Lessico del XXI Secolo (2012)

digitale terrestre


digitale terrèstre locuz. sost. m. – Segnale televisivo digitalizzato (in sigla anche DTT, Digitale terrestrial television) che arriva agli utenti attraverso trasmettitori di onde radio posti sulla superficie terrestre. Costituisce un'innovazione capace di offrire vantaggi tecnologici, economici, di fruizione. Molti sono i fattori che hanno spinto al passaggio dal sistema analogico a quello digitale, tra i quali l’aumento del numero dei canali disponibili; rispetto alle trasmissioni analogiche, infatti, a parità di banda di frequenza utilizzata si hanno a disposizione fino a cinque canali in più. Il sistema DTT garantisce anche migliori qualità audio e video rispetto a quello analogico, grazie alla riduzione dei disturbi e delle interferenze e all'uso di una tecnologia che offre anche la possibilità di ricevere contenuti in alta definizione. Il segnale audio, le cui caratteristiche sono comparabili con quelle di un CD, supporta il sistema Dolby Digital e permette la trasmissione di segnali multilingue. Un'altra caratteristica del sistema DTT è una maggiore interazione da parte dello spettatore durante la ricezione dei programmi, per es. grazie all'uso del telecomando. Infine, un aspetto importante riguarda il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente, per il modesto inquinamento elettromagnetico dovuto alle minori potenze di trasmissione. In Italia, il passaggio alla digitalizzazione del segnale, voluto dalle normative europee, è stato regolato dalla legge Gasparri del 2004, che prevedeva il progressivo spegnimento del segnale analogico (switch off) entro il 2006, poi prorogata fino al 2012. La fase di transizione, con la compresenza tanto del segnale analogico quanto di quello digitale, è definita switch over. Il passaggio non è stato senza traumi, con problemi di ricezione e differenze di copertura da regione e regione. L’aumentata disponibilità di frequenze ha comportato: la nascita di nuovi canali, spesso semigeneralisti e tematici; un allargamento delle possibilità di visione prima sperimentato solo sulla pay Tv; una conseguente frammentazione dell’audience. Rai ha aumentato la sua offerta free con canali quali Rai 4, Rai5, Rai Storia, Rai News 24, Rai Sport, Rai Gulp, Rai Yoyo, Rai Movie, rai Premium; Mediaset ha preferito puntare su un offerta pay con la piattaforma Premium, pur offrendo anche canali free quale La5, Italia2, Iris, Tgcom24; La7 ha creato un canale al femminile, La7d. Nuovi editori, prima soprattutto presenti su Sky, sono poi entrati nell’arena del DTT, free o pay, come Disney, DeAgostini (Super! Canale per bambini), Discovery communications (Real Time), NewsCorp di Rupert Murduch attraverso Cielo.