Doha Round

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

Doha Round

Giuseppe De Arcangelis

Quarta conferenza interministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (➔ WTO), tenutasi a Doha nel novembre del 2001, che ha lanciato l’ultimo round negoziale, ancora in corso al 2012. L’obiettivo principale del D. R., anche noto come Agenda di D. (D. Development Agenda), era quello di riallacciare il dialogo tra le economie industrializzate e quelle emergenti dopo l’interruzione seguita alla conferenza intergovernativa di Seattle (1999), con lo scopo di delineare accordi commerciali che favoriscano e incentivino lo sviluppo delle economie meno avanzate.

Settori di negoziazione

Sono più di 20 i settori oggetto delle negoziazioni multilaterali, ma il dibattito si è concentrato sulla regolamentazione di alcuni ambiti economici particolarmente sensibili per le relazioni tra economie industrializzate e Paesi in via di sviluppo. Sono stati presi in esame, in particolare, i settori dell’agricoltura, dei servizi e dei diritti di proprietà intellettuale, sui quali già si erano raggiunti i primi risultati nel precedente Uruguay Round (1986-94).

Le proposte per l’agricoltura riguardano le aperture dei mercati, con una limitazione degli strumenti tariffari e non tariffari di protezione nazionale, e la proposta di cancellazione dei sussidi all’esportazione a partire dal 2013. Sono soprattutto le economie in via di sviluppo che esortano all’apertura dei mercati dei Paesi industrializzati, chiedendo una minore protezione per gli agricoltori nazionali.

Nel settore dei servizi le negoziazioni si riferiscono alle telecomunicazioni, ai servizi bancari e assicurativi, ai servizi professionali nell’ambito del General Agreement on Trade in Services (➔ GATS). In questo campo il ruolo svolto dai governi è cambiato negli ultimi 3 decenni e lo Stato è andato assumendo una figura di regolatore piuttosto che di produttore. Le negoziazioni vertono dunque sulla garanzia di non limitare l’accesso ai mercati nazionali attraverso standard o regole che di fatto discriminano gli importatori. In questo caso l’interesse è duplice: da una parte le economie industrializzate spingono per entrare con i loro servizi finanziari nei mercati emergenti, dall’altra le economie emergenti hanno la possibilità di offrire servizi professionali di qualità a costi maggiormente contenuti nei mercati dei Paesi più avanzati.

Altri temi importanti oggetto di negoziazione all’interno del D. R. sono l’indicazione di identificazione geografica dei prodotti nell’ambito del Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights (➔ TRIPS), il legame tra commercio internazionale e aspetti ambientali, la protezione del commercio elettronico.

Risultati

Storicamente la conferenza di D. e l’avvio del relativo D. R. si collocano nel periodo immediatamente successivo all’attacco terroristico del settembre 2001 negli USA e hanno rivestito un significato politico-internazionale particolare: Paesi industrializzati ed emergenti volevano mostrare una capacità di dialogo, assente a Seattle, proprio partendo dai delicati temi economici delle relazioni commerciali. Purtroppo i risultati sul piano della conclusione delle negoziazioni e dell’avanzamento del round nel suo complesso non sono confortanti. I numerosi stop and go nelle negoziazioni, infatti, hanno permesso, ancora al 2012, di chiudere solo pochi dossier.