DUOMO

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1994)

DUOMO

C. Bozzoni

Termine con il quale si designa una chiesa importante o la chiesa maggiore di un centro urbano, attestato già alla fine del sec. 12° (Battaglia, 1966) e derivato dal lat. domus, come forma abbreviata delle espressioni del latino cristiano medievale domus ecclesiae o domus episcopi; in questo secondo caso d. risulta esplicitamente sinonimo di cattedrale (v.) per indicare la chiesa maggiore di una diocesi, dove officia e presso cui risiede il vescovo.Secondo alcuni la cattedrale è definita d., con voce popolare, perché considerata la 'casa' per eccellenza di Dio e del popolo; un sermone di consacrazione di una chiesa veronese ai tempi di s. Zenone, vescovo della città tra il 356 e il 380, sul tema De spirituali aedificatione Domus Dei, suggerisce che il vocabolo abbia avuto origine da questa o da simili espressioni, ricorrenti nella letteratura patristica (Moroni, 1843); d'altra parte domus nel senso di ecclesia è documentato in Paolino d'Aquileia (sec. 8°; Battisti, Alessio, 1951).L'uso del termine è diffuso in Italia e per molti prestigiosi monumenti, come il d. di Siena, il d. di Orvieto, il d. di Milano, costituisce la dizione con la quale vengono definiti non solo comunemente, ma anche nella letteratura specializzata.In Germania il termine corrispondente Dom (ted. medievale tuom) è impiegato soprattutto per le chiese della Renania, anche in accezioni particolari e in parole composte come Kaiserdom - voce con la quale si indicano le grandi chiese con doppio coro di questa regione - invece del termine Münster, usato per altre cattedrali tedesche.In Francia e in Inghilterra le corrispondenti forme lessicali (franc. dôme; ingl. dome) - in uso soltanto dal sec. 16° - hanno un significato diverso, per essere dapprima riferite a chiese generalmente caratterizzate da una grande cupola estradossata e poi impiegate per definire esclusivamente questa particolare struttura edilizia.In genere era preposto alla costruzione della chiesa maggiore o cattedrale un ente, l'Opera o Fabbrica del d., incaricato di amministrare il cantiere in tutti i suoi aspetti - compito che, trattandosi di complessi di notevole mole, occupava spesso lo spazio di molti decenni o addirittura di più secoli - e che in seguito provvedeva alla manutenzione e conservazione dell'edificio e del suo corredo storico-artistico.

Bibl.: G. Moroni, s.v. Duomo, in Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, XX, Venezia 1843, pp. 297-299; C. Battisti, G. Alessio, Dizionario etimologico italiano, II, Firenze 1951, p. 1402; S. Battaglia, Grande dizionario della lingua italiana, IV, Torino 1966, p. 1031.C. Bozzoni

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