<html><body><p><span class="tc-title">ECCE HOMO </span>
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<b>HOMO</b> Sono le parole dette da Pilato (<i>Giovanni</i>, XIX, 5) allorché presentò alla folla Gesù, dopo averlo fatto flagellare e lasciato rivestire a suo dileggio con un manto rosso e una corona di spine (v. <style data-mw-deduplicate="TemplateStyles:r1643882">.mw-parser-output span.smallcaps{font-variant:small-caps}.mw-parser-output span.smallcaps-smaller{font-size:85%}</style><span class="smallcaps">gesù cristo</span>). L'espressione di Pilato (ἰδου ὁ ἄνϑρωπος) ha in greco, praticamente, il significato di: "Ecco quel tale", senza bisogno di nominare la persona, come notissima alla folla stessa. La scena, sommamente tragica per sé stessa, è stata un soggetto frequentissimo di artisti cristiani, già, forse, fin dal sec. VII.
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<table class="sinottico" style="" summary="Tabella sinottica che riassume i principali dati del soggetto"></table>
</body></html>

ECCE HOMO

 ecce homo 
  
〈... òmo〉 locuz. lat. (propr. «ecco l’uomo», «eccolo»), usata in ital. come s. m. – Sono le parole che, nel Vangelo di s. Giovanni (19, 5), pronuncia Pilato mentre presenta alla turba Gesù flagellato e coronato di spine. Come ...

ecce homo

 homo 
  
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene al lat. class. homo novus «uomo ...