ECO

Enciclopedia dell' Arte Antica (1960)

ECO

C. Caprino

Personificazione della ripercussione del suono.

Ninfa oreade, "antriade" per Euripide, talvolta è considerata naiade in riferimento al rumore delle acque montane e per la sua relazione con Narciso. Incontrò un giorno Pan sui monti, ma non corrispose al suo amore, ed egli incitò contro di lei i pastori che la fecero a brani. Un'altra tradizione la dice unita a Pan, da cui ebbe figlie Iambe e Iunx. Secondo una tradizione alessandrina ripresa da Ovidio, E. amò Narciso senza esserne corrisposta, tanto da perire consunta, non rimanendo di lei che le ossa, che si pietrificarono, e la voce.

Mentre le fonti letterarie menzionano numerose opere d'arte rappresentanti E., poche, e spesso incerte, sono le rappresentazioni pervenute. Epigrammi dell'Antologia Greca (Anth. Plan., iv, 153-156; forse anche Anth. Pal., ix, 27) menzionano statue; alcune epigrafi ricordano due statue votive nel Panèion di Filippo a Cesarea (C. I. G., 4538-4539; cfr. anche I. G., xiv, 1126); Callistrato (Descrip., i, cfr. ix) menziona un gruppo marmoreo di Pan che abbraccia E.; Ausonio (Epigr., 32) cita una pittura; Filostrato senior (Imag., ii, 33) descrive una E. di bronzo con la mano davanti alla bocca rappresentata in una pittura. Si può forse riconoscere E. nella donna che batte il timpano seduta su una roccia, raffigurata su una pelìke a figure rosse con scene eleusine da Kerč, ora nell'Ermitage, e con quasi certezza su una lampada fittile trovata ad Atene e ora a Berlino, in cui Pan, con pedum e siringa, seduto su una roccia, è volto verso un tronco d'albero tra i cui rami si scorge il busto di Eco. Con tutta probabilità in varie pitture è rappresentata E. che guarda da lontano Narciso che si specchia nella fonte. È problematica in una corniola della Collezione Thorwaldsen la identificazione con E. della fanciulla nuda che si getta dall'alto davanti a Narciso che si specchia nella fonte.

Monumenti considerati. - Pelìke di Kerč: K. Schefold, Kertscher Vasen, Berlino 1930, n. 368, tav. 35; cfr. Waser, op. cit. nella bibl., col. 1929. Lampada: A. Baumeister, Denkmäler, i, p. 466, fig. 514. Pitture: W. Helbig, Wandgemälde, Lipsia 1868, 1358-1362, 1366; G. E. Rizzo, Pittura ellenistico-romana, Milano 1929, tav. 128 b. Corniola: A. Furtwängler, Gemmen, tav. xlii, 23.

Bibl.: Waser, in Pauly-Wissowa, V, 1905, coll. 1926-1930, s. v. Echo; cfr. Eitrem, in Pauly-Wissowa, XVI, 1933, col. 1732, s. v. Narkissos.