Ecopelle

Lessico del XXI Secolo (2012)

ecopelle


ecopèlle s. f. – Denominazione coniata nei primi anni Novanta del 20° sec. per designare un materiale artificiale di aspetto simile alla pelle, prodotto con polimeri sintetici derivati dal petrolio (quindi non ecologico), spesso di importazione, e particolarmente utilizzato nella confezione di capi e accessori d’abbigliamento, nei tessuti d’arredo e nel settore calzaturiero e della valigeria, che ha progressivamente sostituito l’uso già affermato di similpelle e di vilpelle (sinonimo più comune del marchio registrato vinilpelle del 1961). Più propriamente, l’e. designa il pellame animale conciato mediante un processo di lavorazione rispettoso dell’equilibrio ambientale. Infatti, l’uso dei termini pelle, cuoio e pelliccia è riservato al pellame animale (l. 16 dicembre 1966, n. 1112), per lo più ottenuto come sottoprodotto della macellazione per l’industria alimentare. La norma UNI 11427:2011 ha inoltre stabilito i criteri della lavorazione conciaria a ridotto impatto ambientale, definendo la pelle ecologica nelle sue varie accezioni (ecopelle, ecocuoio, ecoleather e similari). In questo settore produttivo le industrie conciarie italiane sono ai primi posti nell’esportazione in ambito europeo e internazionale, così come è molto consistente l'esportazione di prodotti lavorati con l'impiego di pelle ecologica.

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