Frei, Eduardo

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Uomo politico cileno (Santiago 1911 - ivi 1982). Esponente della corrente social-cristiana del partito conservatore, nel 1935 fondò il movimento giovanile della Falange nacional, che nel 1938, contro le tendenze autoritarie del partito, si staccò da esso con indirizzo autonomo social-cristiano. Ministro dei Lavori pubblici (1945-49), senatore dal 1949, nel 1958 - trasformatasi la Falange in partito democratico cristiano - F. mancò la vittoria nelle elezioni alla presidenza della Repubblica. Divenuto presidente nelle elezioni successive (sett. 1964), attuò un programma politico, definito "rivoluzione nella libertà", caratterizzato da un impegno riformatore nel campo economico-sociale (in particolare agrario e scolastico); condusse inoltre lo stato a una forte partecipazione nell'industria mineraria (rame). Sconfitto alle elezioni del nov. 1970, durante la presidenza del socialista S. Allende osteggiò con vigore la linea politica della coalizione governativa di Unidad popular. Dopo il colpo di stato del sett. 1973, si pronunciò contro il regime dittatoriale del gen. Pinochet, per il ripristino della democrazia nel suo paese.

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