FORSTER, Edward Morgan

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

FORSTER, Edward Morgan

Salvatore Rosati

Scrittore inglese, nato nel 1879. Terminati gli studî universitarî al King's College di Cambridge, si dedicò alla letteratura, alternando il suo lavoro con numerosi viaggi.

Fin dal suo primo romanzo, Where Angels fear to Tread, 1905, il F. si mostrò interessato allo studio dei rapporti umani, in una società in cui le convenzioni agiscono sugl'individui come fattori deprimenti della vitalità, in contrapposto a un più diretto e libero contatto con la natura intesa come sola fonte e maestra di vita. Allevato in ambiente colto, membro cospicuo egli stesso della cosiddetta intellighenzia (appartiene agl'intellettuali che formarono la cerchia di Bloomsbury), non poteva concepire codesta contrapposizione come una rivolta all'ordinamento sociale; rivolta che, del resto, non gli appariva necessaria. Tutto rimane nei limiti d'un affrancamento esclusivamente interiore. Per questa via i personaggi dei suoi romanzi (The Longest Journey, 1907; A Room with a View, 1908, che si svolge a Firenze; Howards End, 1910) sono andati sempre più caricandosi d'una significazione simbolica che talvolta riesce troppo grande per le loro spalle, nonostante la vena di humour che rende così felice la commedia sociale, per esempio nella prima parte di A Room with a View. Per profonda comprensione umana, per finezza di analisi, per cristallina chiarezza di uno stile che in tutta la sua opera si è mantenuto disinvolto eppure vigilatissimo, limpido ma atto a rendere situazioni e passaggi impalpabili, il suo romanzo migliore, e uno dei migliori romanzi inglesi contemporanei, è A Passage to India, 1924 (trad. ital.: Passaggio all'India, Roma 1945). L'opera del F., cui sono da aggiungere due volumi di novelle: The Celestial Omnibus, 1911, e The Eternal Moment, 1928, e pregevolissimi saggi critici: Aspects of the Novel, 1927; Abinger Harvet, 1936; Virginia Woolf, 1941, resiste anche dopo l'avvento di J. Joyce e non è senza influenza su scrittori contemporanei quali Ch. Isherwood, E. Bowen ed altri.

Oltre alle opere citate si ricordano: Introduction and Notes to the Aeneid of Virgil, 1906; Alexandria, a History and a Guide, 1922; Introduction and Notes to the Letters of Mrs. Eliza Fay, 1925; Anonimity, an Enquriy, 1925; A Letter to Madan Blanchard, 1931; Introduction to the Life of Crabbe, 1932; What I Believe, 1939; England's Pleasant Land, 1939, ecc.

Bibl.: R. Macaulay, The Writings of E. M. F., Londra 1938.

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