EGITTOLOGIA

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

EGITTOLOGIA (XIII, p. 590)

Aristide CALDERlNl

Nuovi contributi alla storia dell'egittologia sono l'edizione critica dei Hieroglyphica nella compilazione di un Horapollon, vissuto nel sec. V, a cura di Fr. Sbordone (Napoli 1940), ripresa e tradotta da B. van de Walle e da J. Vergote (Chron. d'Égypte, n. 35, 1943, p. 39 seg.); gli appunti di viaggio di Josse de Ghistelles (1481-85); quelli di un anonimo veneziano che viaggiò in Egitto nel sec. XVI; nuovi dati intorno ad Atanasio Kircher (1636-54); una descrizione di Karnak ad opera di due padri francesi nel 1668; lettere e carte inedite di J.-F. Champollion e di I. Rosellini; documenti intorno al trasporto dell'obelisco tebano a Parigi nel 1831-33 e infine la creazione nel 1923, ad opera di Jean Capart (1877-1947), di una Fondation Égyptologique Reine Elisabeth presso i Musei reali d'arte e di storia di Bruxelles, a carattere internazionale e con l'intento di promuovere con viaggi, conferenze, esposizioni, pubblicazioni, lo studio e la divulgazione dell'egittologia. Parecchi studiosi sono scomparsi: A. Moret, W. M. Flinders Petrie, J. Capart, G. Farina; altri sí sono affermati: in Italia Giuseppe Botti, Ernesto Scamuzzi e Sergio Donadoni.

La interpretazione dei geroglifici e gli studî della lingua sono assai progrediti, essendo il Thesaurus della lingua egiziana arrivato nel 1935 al volume VI, 1 ad opera di H. Grapow.

Grandi e copiosissimi i risultati degli scavi compiuti nell'ultimo decennio. Ne indicheremo solo alcuni, seguendo il criterio geografico dal nord al sud dell'Egitto: ad Abūṣīr (Mareotide) scavò il Service des antiquités nel 1937 e nel 1939; a Tani, P. Montet per conto dell'università di Strasburgo e del governo francese; a Tell Atrib (Benha), l'Istituto archeologico di Liverpool con A. Rowe; a Merimde Benisalama, l'Accademia di Vienna, il Service e il Museo di Stoccolma, con risultati importanti sotto il punto di vista preistorico; a Meadi, a sud del Cairo, l'università del Cairo; a Medīnet Maadi, la missione milanese; ad Heluan il Service con particolari contribuzioni di re Fārūq: a el-Gīzah, presso la grande piramide, Sami Hassan con l'università del Cairo e H. Junker con l'Accademia di Vienna e anche la missione dell'università Harvard; a Saqqārah le ricerche sussidiate in parte da re Fārūq, portarono notizie intorno alla piramide di re Zoser e ad una necropoli della I dinastia; a Lisht lavorò il Metropolitan Museum di New York; nel Fayyūm, l'università del Michigan, la missione milanese e la missione fiorentina; a Meidūn, l'università di Pennsylvania; a Tuna el-Ghabal (Hermopolis magna), l'università del Cairo e una missione tedesca; ad Antinoe, la missione fiorentina; a Tell el-Amārnah, l'Egypt Exploration Society; a Meir, l'università del Cairo a cominciare dal 1946; l'università di Chicago scavò ad Asyūṭi e Benī Suēf; a el-Badarī, il Museo britannico; a Deir el-Bahari, il Museo di New York; a Deir el-Medīneh, l'Istituto francese di archeologia orientale e quest'ultimo col Museo del Louvre a Medamud; a Karnak, l'Istituto di archeologia francese; ad Armant, l'Egypt Exploration Society; a Gebelen, il Museo di Torino Col Farina e a el-Kab, la Fondation Reine Elisabeth col Capart; a Hieraconpolis, il Museo di New York; ad Edfu, una missione franco-polacca e ad Elefantina il Service con Labib Habachi. Si esplorarono pure le oasi occidentali, la Nubia (Aniba e AbūSimbel) e il Sudan (Firka) con L. P. Kirwan.

Fra le pubblicazioni periodiche ricordiamo che la Zeitschrift für ägyp tische Sprache und Literatur è ferma al vol. LXXVII (1941-42); che sono vivi tuttora il Bulletin dell'Istituto francese del Cairo col vol. XLV (1947), l'Ancient Egypt fino al 1935; la rivista Aegyptus fino al vol. XXVII (1947), il Journal of Egyptitm Archaeology col vol. XXXII (1946); segnaliamo anche le Annales du Service des Antiquités, pubblicate dal ministero egiziano fin dal 1910 ed ora al vol. XXIX (1939); la rivista Mizraim edita dal Reich (vol. I, 1933- vol. IX, 1938) e la Chronique d'Égypte, edita dalla Fondation Reine Elisabeth con 44 fascicoli dal 1925 al 1947.

Bibl.: J. Pirenne, L'Égyptologie et l'Histoire de la civilisation humaine, in Chron. d'Ég., n. 12 (1931), p. 201 seg.; H. Kees, Aegypten (Kulturgeschichte des alten Orients, I), Monaco 1933; A. M. Blackman, The value of Egyptology in the modern World, Liverpool 1936; W. Wolf, Wesen und Wert der Aegyptologie, Glückstadt-New York, 1937; S. Donadoni, La civiltà egiziana, Milano-Messina 1940; R. Engelbach, Introduct. to Egypt. Archaeol., Cairo 1946.

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