Elettromiografia

Dizionario di Medicina (2010)

elettromiografia


Metodo di indagine fondato sulla registrazione dei fenomeni elettrici che accompagnano l’attività muscolare. L’e. informa sullo stato funzionale dei muscoli, delle fibre e dei centri nervosi correlati, e permette di analizzare le varie componenti dei fenomeni bioelettrici concomitanti alla contrazione. La registrazione grafica dei fenomeni elettrici della contrazione muscolare, ottenuta derivando i potenziali muscolari con due elettrodi collegati a un amplificatore e a un oscilloscopio a raggi catodici, può essere effettuata applicando tutti e due gli elettrodi sulla cute che riveste il muscolo, oppure applicandone uno sulla cute e infiggendo l’altro nella massa muscolare. Nel primo caso l’e. è detta di superficie o globale perché registra l’attività di una grossa porzione del muscolo; nel secondo caso è detta elementare perché consente di analizzare l’attività elettrica di una o di pochissime unità motorie. In condizioni normali i potenziali d’azione sono di breve durata e hanno una frequenza variabile da 5 a 70 potenziali al secondo, proporzionalmente al grado della contrazione e al numero di unità motorie attivate; per contrazioni muscolari energiche e sostenute si ottengono tracciati (elettromiogrammi) che assumono un andamento sinusoidale. In condizioni patologiche con danno del motoneurone periferico o del muscolo, si hanno modificazioni dell’ampiezza, della durata e della frequenza dei potenziali d’azione. L’e. è usata anche nelle tecniche di biofeedback.