Zapata, Emiliano

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Rivoluzionario messicano (Anenecuilco, Morelos, 1879 - Chinameca, Morelos, 1919). Meticcio di umili origini, dopo aver guidato braccianti e peones nell'occupazione delle terre usurpate loro dai latifondisti dello stato di Morelos (1910), aderì (1911) alla ribellione di F. I. Madero contro la dittatura di P. Díaz. Deluso dalla politica di compromesso col passato regime perseguita da Madero dopo la vittoria e dalla mancata attuazione di una riforma agraria, Z. riprese le armi, reclamando l'adozione del Plan de Ayala, in cui chiedeva la restituzione delle terre alle comunità indigene di villaggio e l'esproprio di un terzo delle terre delle haciendas. La lotta proseguì anche dopo la deposizione di Madero (1913) a opera di V. Huerta, alla cui caduta i contadini guidati da Z. contribuirono in maniera determinante (1914). Il rifiuto di V. Carranza, già capo riconosciuto dell'opposizione armata a Huerta, di accogliere le richieste di Z. indusse quest'ultimo a proseguire la lotta alleandosi con P. Villa; dopo aver occupato Città di Messico, nel genn. 1915 Z. tornò nel Morelos dove, grazie al fatto che Carranza aveva concentrato le sue truppe a N contro Villa, poté procedere alla distribuzione delle terre e cercò di riorganizzare su basi cooperative la locale industria dello zucchero. Incalzato da Carranza dai primi mesi del 1916, si diede alla guerriglia finché fu assassinato a tradimento da un ufficiale carranzista.

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