Engadina

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Ampia valle della Svizzera meridionale, compresa nelle Alpi Retiche (cantone dei Grigioni) e percorsa dall’Inn. Si stende tra due catene parallele, da SO (Passo Maloja, 1815 m) a NE (confine con il Tirolo, 1000 m s.l.m.), per circa 80 km; ha un profilo piuttosto stretto ed è divisa dalla Gola di Zernez in Alta E. (28 km di lunghezza), aperta e pittoresca, ricca di laghi, con importanti stazioni turistiche, e Bassa E. (52 km), più chiusa e selvosa, ma più fertile. La popolazione è protestante e di lingua romancia. Le bellezze naturali e il clima mite della valle hanno favorito lo sviluppo dell’industria del turismo, i cui centri principali sono St. Moritz, Pontresina, Celerina, Silvaplana e Samedan. Nella zona di Zernez, su per la valle dello Spöl, si trova il Parco nazionale elvetico.

Profondamente romanizzata, l’E. conservò la sistemazione dell’età romana fino verso l’età di Carlomagno. In seguito l’Alta E. entrò a far parte del ducato di Alemagna (916), mentre la Bassa E. divenne feudo dei conti del Tirolo (1140). Una parte dell’E. passò poi sotto l’autorità del vescovo di Coira (13°-16° sec.), finché (1526) ogni giurisdizione fu affidata a giudici eletti dal popolo con alla testa un landamano. Turbata da controversie religiose nell’età della Riforma e poi sconvolta dalla guerra dei Trent’anni, alla soglia del 19° sec. fu teatro di lotte intestine tra patrioti e unitari, che volevano l’unione alla Confederazione elvetica, contro i federalisti favorevoli all’Austria. Con l’Atto di mediazione (1803), fu unita alla Svizzera.

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