ALBANESE, Enrico

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ALBANESE, Enrico

Francesco Brancato

Nato l'11 marzo 1834 a Palermo, e laureatovisi in medicina nel 1855, si perfezionò per un anno a Firenze (si ricorda la Memoria sull'uso dell'acqua Pagliari in alcune gangrene umide..., in Gazzetta Medica Toscana, luglio 1856), e lì strinse i primi legami con il movimento per l'unità nazionale ed ebbe contatti con G. Amari e F. P. Perez. A Palermo frequentò la scuola del chirurgo G. Gorgone. Poi, nel 1860, unitosi alla spedizione garibaldina, fu dal Mordini nominato direttore dell'ospedale militare di Siracusa. Nel 1862 partecipò al tentativo di liberare Roma, ed ebbe in cura Garibaldi ferito ad Aspromonte (dell'A. si veda La ferita di Garibaldi ad Aspromonte. Diario inedito della cura..., Documenti preceduti da notizie biografico-storiche di G. Pipitone Federico, Palermo 1907); come medico addetto allo Stato Maggiore accompagnò nel 1866 Garibaldi nel Trentino, e lo segui nel 1867 nel tentativo conclusosi a Mentana. Politicamente fu un democratico moderato; dopo la scissione del Partito d'azione in Sicilia, seguita alla morte (3 ag. 1863) di G. Corrao, parteggiò, infatti, per l'ala moderata, capeggiata da F. Perroni Paladini (si veda Il Precursore, Palermo 21 genn. 1865 e ss).

Sul piano professionale l'A. ebbe notevoli interessi e capacità organizzative. Direttore dal 1865 dell'ospedale civile di Palermo, istituì un reparto pediatrico ed una sala operatoria antisettica, tra le prime in Italia, secondo le teorie di J. Lister; dal 1869, anno di fondazione, diresse la Gazzetta clinica dell'ospedale, e, più tardi, un ospizio marino, introducendovi una scuola frobeliana. Nel 1870 aveva visitato il campo prussiano, per studiarne l'organizzazione sanitaria. Come professore di clinica chirurgica (era successo al Gorgone), si ricorda la descrizione del metodo di resezione scapolo-omerale e del metodo di astragalectomia (Sulla resezione dell'articolazione tibio-tarsica, Palermo 1869), conosciuto nei trattati anche col nome di Vogt.

Morì a Napoli il 5 maggio 1889.

Fonti e Bibl.: Archivio centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, biografie, n. 973; Ministero della Pubblica Istruzione, fascicoli personali (1860-80), b. 17; G. Pipitone Federico, Lettere di E. A. al barone V. Favara e a Rosalia Pisani, in La Sicilia nel Risorgimento italiano, III (1955), pp. 33-36 e 41-44; O. Albanese, Le relazioni di G. Garibaldi col patriota palermitano E. A., in Rassegna storica del Risorgimento, XIX (1932), pp. 321-328; G. Profeta, Cenno necrologico del prof. E. A., in Annuario della R. Università degli studi di Palermo per l'anno accademico 1889-90, Palermo 1890, pp. 261-271.

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