MONZEGLIO, Eraldo

Enciclopedia dello Sport (2002)

MONZEGLIO, Eraldo

Alberto Polverosi

Italia. Vignale Monferrato (Alessandria), 5 giugno 1906-Torino, 3 novembre 1981 • Ruolo: terzino destro • Esordio in prima categoria: 1923 • Squadre di appartenenza: 1923-26: Casale; 1926-35: Bologna; 1935-39: Roma • In nazionale: 35 presenze (esordio: 11 maggio 1930, Ungheria-Italia, 0-5) • Vittorie: 1 Campionato italiano (1928-29), 2 Coppe dell'Europa Centrale (1932, 1934), 2 Campionati del Mondo (1934, 1938) • Carriera di allenatore: Roma (direttore tecnico), Como (1946-47), Pro Sesto (1947-49), Napoli (1949-56), Lecco, Monza, Sampdoria (1959-62), Juventus (1963-64), Chiasso (marzo-dicembre 1966 e gennaio-giugno 1973)

Era il terzino 'metodista' della nazionale due volte campione del Mondo con Pozzo. Pur essendo molto vicino alla famiglia Mussolini, giocò i due Mondiali per meriti acquisiti sul campo. Si narra che fu lui a salvare Bernardini, incorso nelle ire del Duce perché, dopo aver rischiato di essere investito dall'auto di questi, aveva protestato troppo vivacemente. Chiusa la carriera da giocatore, rimase a Roma come consigliere tecnico e contribuì a formare la squadra che vinse lo scudetto nel 1942. Dopo la guerra, divenne allenatore di Juventus, Napoli e Sampdoria; nel 1959-60 vinse il Seminatore d'oro come miglior tecnico della stagione.

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