HOBSBAWM, Eric John Ernest

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)

HOBSBAWM, Eric John Ernest

Antonello Biagini

Storico inglese nato ad Alessandria d'Egitto il 9 giugno 1917. Visse a Vienna e Berlino e giunse agli studi universitari alla scuola di M. Dobb; a Cambridge assunse l'incarico di lettore presso il Birkbeck College (1947). Docente presso il King's College (1949-55), tornò poi al Birkbeck, dove è professore di storia economica e sociale (dal 1970). Membro onorario dell'Accademia americana di arti e scienze (1971), ha concentrato i suoi interessi sull'origine e sul progresso della rivoluzione industriale britannica e sul decollo industriale in altri paesi. Esponente con Dobb del marxismo britannico, ha colto nella sua prima opera (Labour's turning point 1880-1900. Extracts from contemporary sources, 1948), il periodo di transizione durante il quale si rese più rigida e definitiva la distinzione tra capitalista e operaio. H. pose, in questo lavoro, le basi di quegli studi sulle classi popolari, pubblicati sulla Economic history review e poi raccolti in volume (Labouring men. Studies in the history of labour, 1964, trad. it. 1972), che lo avrebbero consacrato storico della rivoluzione industriale con una visione generale della storia della società. Questa impostazione si è realizzata nel volume Industry and empire. An economic history of Britain since I750 (1968, trad. it. 1972), dove industrializzazione e dominio imperiale sono indicati come strutture portanti dello sviluppo economico inglese. H. condivide l'identificazione rivoluzione puritana-prima rivoluzione borghese (The age of Revolution. Europe 1789-1848, 1962, trad. it. 1963) con la scuola marxista inglese, per la quale il secolo 170 fu un periodo di crisi generale che aprì la strada all'avvento del capitalismo (pref. a Crisis in Europe 1560-1660, a cura di T. Aston, 1964, trad. it. 1968). In Primitive rebels. Studies in archaic forms of social movement in the 19th and 20th centuries, 1959 (trad. it. 1966) e in Bandits, 1969 (trad. it. 1971) H. rileva come le situazioni di acuta tensione sociale non caratterizzino le società statiche, ma quelle il cui equilibrio è stato bruscamente alterato: tipico il caso del capitalismo, che ha modificato tutta l'architettura dei rapporti sociali. L'interesse per le classi subalterne e l'influenza di G. Lefebvre emergono in Captain Swing (in collaborazione con G. Rudé, 1969; trad. it. 1973), che è la storia del sorgere dei movimenti spontanei di opposizione al trionfo del capitalismo agrario.

Bibl.: G. Procacci, Operai britannici (rec. a Labouring men...), in Rinascita, XII, 13, 1965, p. 22; M. Ambrosoli, rec. a Hobsbawm e Rudé, Captain Swing, in Rivista Storica Italiana, LXXXIII, IV (1971), pp. 945-51; E. Menduni, Fra storia sociale e storia della società: Eric Hobsbawm, in Studi Storici, XIV (1973), pp. 681-98.

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