Geijer, Erik Gustaf

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Storico, poeta e uomo politico svedese (Ransäter, Värmland, 1783 - Stoccolma 1847). Fu una delle figure principali del romanticismo svedese, prima di tendenze conservatrici e patriottiche, poi sempre più aperto a idee liberali, come si può vedere nella sua lirica (Vikingen "Il vichingo", 1811; Odalbonden "Il libero contadino", 1811; Den lille kolargossen "Il piccolo carbonaio", 1815), e negli autobiografici Minnen ("Ricordi", 1834). Pubblicò con A. A. Afzelius i "Canti popolari svedesi antichi" (Svenska folk-visor från forntiden, 1814-16). Ha lasciato fondamentali opere storiche: Svenska folkets Historia ("Storia del popolo svedese", 1832-36); Teckning af Sveriges tillstånd under tiden från Carl XII död till Gustaf III ("Disegno delle condizioni della Svezia dalla morte di Carlo XII a Gustavo III", 1839). Negli ultimi anni, le accresciute preoccupazioni religiose si accompagnarono a una nuova creazione poetica da lui stesso messa in musica: Ensam i bräcklig farkost ("Solo su fragil barca"); Natthimmelen ("Cielo notturno"); Höstsädet ("Semina autunnale"). Fu professore a Uppsala dal 1824, e fra il 1840 e il 1841 deputato al parlamento.

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