ESOTERISMO ed essoterismo

Enciclopedia Italiana (1932)

ESOTERISMO ed essoterismo (dal greco ἐσώτερος "interno", ed ἐξωτερος "esterno")

Nicola Turchi

Per esoterismo s'intende quella norma religiosa che vieta di rivelare a chi non sia iniziato certe parti più intime e segrete di un rito o di una dottrina religiosa. Esso si riscontra nelle religioni dei primitivi, nei misteri, e anche in talune comunità filosofiche. Si dice, invece, essoterica quella parte di una dottrina o di una prassi religiosa la quale può essere conosciuta anche dai profani. Nelle religioni dei primitivi i riti d'iniziazione del giovane alla vita adulta della tribù non possono essere rivelati alle donne o ai fanciulli, perché la rivelazione del nuovo mondo divino è così straordinaria e stupefacente che chi l'ha avuta sente il terrore e insieme l'incapacità psicologica di manifestarla; e la conoscenza delle cose e l'uso dei riti appresi nell'iniziazione sono proprio quelli che costituiscono l'individuo nel suo nuovo grado: rivelarli significa rinunziare a questo privilegio sociale.

Anche nei misteri antichi la divisione tra riti esoterici ed essoterici è rigorosamente osservata. Quanto riguardava la parte rituale dell'iniziazione non poteva comunicarsi ai profani: il segreto, come prova la scarsità delle notizie tramandateci, è stato certo fedelmente mantenuto. Esso, oltre che per le ragioni accennate, era mantenuto anche per evitare l'incomprensione e la derisione da parte dei profani, non gratificati della medesima esperienza mistica.

La comunità pitagorica, in cui il pensiero filosofico stava in così stretta relazione con quello religioso, osservò anch'essa la pratica esoterica. I suoi adepti si dividevano in acusmatici (ascoltatori), i quali conoscevano solo quelle conseguenze pratiche che dai princìpi della scienza pitagorica si deducevano a vantaggio della vita comune; e matematici (scienziati), i quali erano in possesso di tutti gli elementi della dottrina, che nascondevano, però, entro i veli del simbolo quando non era lecito esporli nella loro integrità.

Per il cristianesimo, v. arcano, disciplina dell'; per l'esoterismo e i riti d'iniziazione nelle società segrete, nelle varie correnti filosofico-mistiche, ecc., v. società segrete; teosofia; per le sette islamiche, v. islamismo.

Bibl.: H. Webster, Società segrete primitive (trad. it.), Bologna 1921; O. Casel, De philosophorum Graecorum silentio mystico, Giessen 1919; A. Rostani, Il verbo di Pitagora, Torino 1924.

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