Estensione/intensione

Dizionario di filosofia (2009)

estensione/intensione


Coppia di termini che compare nei Nuovi saggi sull’intelletto umano (1700-05) di Leibniz, dopo che era già stata impiegata, nella forma estensione/comprensione, nella Logica di Port-Royal (1662). Ripreso successivamente, nella forma denotazione-connotazione, da J.S. Mill (Sistema di logica deduttiva e induttiva, 1843), il binomio costituisce il fondamento della teoria logica delle espressioni linguistiche, quale si è sviluppata per impulso degli studi del logico e matematico Frege. Due espressioni, secondo Frege, possono riferirsi a uno stesso oggetto, ma in modo diverso; per es.: le espressioni «la stella del mattino» e «la stella della sera» si riferiscono a uno stesso oggetto, poiché a seguito di una scoperta astronomica è risultato trattarsi della stessa stella; ne consegue che le due espressioni hanno lo stesso significato (Bedeutung) o estensione. Tuttavia, esse si riferiscono allo stesso oggetto in modo diverso; e questo modo di riferirsi è il loro senso (Sinn) o intensione. In breve, due espressioni possono avere la stessa e. (denotazione, significato), ma i. (connotazione, senso) diversa. Frege ha presentato una raffinata analisi dell’e./i. dei nomi propri, descrizioni definite, enunciati ecc. Egli, infatti, ha proposto quale e. di un nome proprio e di una descrizione definita l’individuo concreto da esso individuato; e quale e. di un enunciato il suo valore di verità. Invece l’i. dei nomi propri e delle descrizioni definite è il modo in cui è pensato quanto è da loro espresso, quella degli enunciati sono i pensieri che essi contengono ed esprimono. Le riflessioni fregeane hanno ispirato profondamente il dibattito contemporaneo sulla logica e sulla filosofia del linguaggio, aprendo nuove e fondamentali prospettive di ricerca (➔ semantica).

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata