ESTONIA

Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)

ESTONIA (XIV, p. 414; carta Baltico e Paesi Baltici, VI, p. 4)

Clarice EMILIANI
Luchino FRANCIOSA
Francesco CATALUCCIO
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Federico CURATO

Popoiazione. - Secondo il censimento del 1° marzo 1934 gli abitanti sommavano a 1.126.413 con un aumento quasi insensibile rispetto al precedente censimento (1922), che numerò 1.107.059 persone.

Tale scarso incremento, inferiore a quello di qualsiasi altro stato europeo, è dovuto alla bassa natalità, che, già scarsa nel 1921 (20,3 per mille), ha subito ancora una sensibile diminuzione (15,4 per mille nel 1934).

Per quanto riguarda la produzione agricola le cifre non hanno subito variazioni notevoli. In incremento è invece l'allevamento del bestiame: bovini 676.250 (1934), 725.400 (1935); ovini 552.070 (1934), 593.150 (1935); suini 281.660 (1934), 289.190 (1935); equini 211.510 (1934), 217.810 (1935); e la produzione del burro, che alimenta una notevole esportazione.

Il commercio con l'estero, che, in seguito alla crisi mondiale ha subito una sensibilissima contrazione, toccando nel 1932 le cifre più basse, riacquista lentamente i valori antecrisi, come appare dalla seguente tabella.

La rete ferroviaria da 1257 km. (1930) è salita a 1891 (1934) in seguito alla costruzione dei tronchi di Tartu-Petseri e Rapla-Virtsu.

Ordinamento politico (p. 420). - Secondo la nuova costituzione entrata in vigore il 1° gennaio 1938 (v. appresso) il presidente della Repubblica, che dura in carica sei anni, rappresenta lo stato internazionalmente, negozia e ratifica i trattati, è capo delle forze armate. Oltre a emanare regolamenti, partecipa al potere legislativo, promulgando le leggi ed emanando decreti con valore di legge. Può, quando lo ritenga opportuno, riunire, in sessioni straordinarie, l'Assemblea nazionale, e sciogliere prima della fine della legislatura la Camera dei deputati e il Consiglio nazionale. Per le questioni più importanti può indire un referendum popolare. Ha il diritto di grazia. Per essere eleggibili a presidente occorre aver compiuto i 45 anni e possedere i requisiti per essere elettori. Per l'elezione del presidente sono previste due ipotesi: se la Camera dei deputati, il Consiglio nazionale e l'Assemblea dei rappresentanti dei governi locali presentano candidati diversi, il corpo elettorale è chiamato a designarne uno; se invece i tre organi designano lo stesso candidato, si riuniscono in assemblea unica e il candidato viene eletto qualora ottenga i tre quinti dei voti.

In Estonia vige il sistema bicamerale. L'Assemblea nazionale è composta infatti della Camera dei deputati e del Consiglio nazionale. La Camera dei deputati si compone di 80 membri eletti con suffragio universale e a scrutinio segreto tra i cittadini che abbiano i requisiti per essere elettori e abbiano compiuto ventidue anni.

Il Consiglio nazionale, a struttura corporativa, consta di 40 membri aventi almeno 40 anni. Di essi, 10 sono nominati dal presidente, 20 sono scelti fra i rappresentanti delle corporazioni professionali, dei municipî, delle istituzioni pubbliche, 10 sono membri di diritto, in ragione del loro ufficio. Anche per i membri del Consiglio la durata in carica è di 5 anni. Tanto la Camera quanto il Consiglio esercitano il potere legislativo. Alla Camera però spetta una posizione preminente: essa infatti discute e approva per prima i disegni di legge e, in caso di divergenza, basta la sua approvazione con una particolare maggioranza (tre quinti), perché la legge passi alla sanzione del presidente della Repubblica. Questi ha la facoltà, in tali casi, di chiedere che la Camera discuta e approvi una seconda volta il disegno di legge. L'iniziativa delle leggi spetta al presidente della Repubblica e alla Camera dei deputati.

Il presidente della Repubblica esercita il potere esecutivo per mezzo del governo, composto dei ministri e presieduto dal primo ministro. Al presidente spetta la nomina e la revoca dei ministri. Se la Camera vota una mozione di sfiducia verso il gabinetto, il presidente non è tenuto a conformarsi a tale voto e può sciogliere la Camera.

Se la nuova Camera però è anch'essa contraria al gabinetto in esercizio, il presidente deve revocarlo. Alle sedute del gabinetto possono partecipare con voto consultivo il cancelliere di giustizia e il controllore dello stato, nominati e revocati di suo diritto dal presidente della Repubblica.

Quando il presidente della Repubblica non possa esercitare le sue funzioni, viene sostituito dal primo ministro o da un presidente supplente scelto da una commissione composta del primo ministro, del comandante delle forze armate e dei presidenti della Camera, del Consiglio e della Corte di stato.

Marina militare (p. 421). - Si è arricchita di 2 sommergibili (Kalev, Lembit) varati nel 1936 in Inghilterra, da 620/820 t. e 13,5/8,5 nodi, armati con 4 tubi di lancio da 533.

Aviazione militare (p. 421). - Fa parte dell'esercito ed è costituita: di un comando difesa aerea a Tallinn; di una scuola d'aviazione, officina e varî magazzini a Tallinn; di 3 gruppi d'aviazione comprendenti complessivamente 3 squadriglie caccia e 5 squadriglie ricognizione, ciascuna su 4 apparecchi; di 1 distaccamento idro di 4 apparecchi da caccia e 4 da ricognizione. In totale circa 100 apparecchi (di tipo estero).

Finanze (p. 421). - Dal 1933-34, superato il deficit degli esercizî di crisi, le entrate ordinarie superano costantemente le spese ordinarie.

Al 31 marzo 1938 il debito interno era di 12,2 (di cui 3,2 consolidato) e quello estero di 111,3 milioni. Dal 10 settembre 1933 la corona, svalutata nel giugno di circa il 40%, è stata ancorata alla sterlina al cambio di 18,35 corone per ???116??? 1. Al 31 dicembre 1937 i biglietti in circolazione ammontavano a 49 milioni e le riserve a 34 in oro e 22 in divise. Il controllo dei cambî è in vigore dal novembre 1931.

Il principale istituto di credito è la Kredit Bank (1907).

Bibl.: v. le pubblicazioni periodiche della Società delle nazioni, specie l'Annuario; A. Pullerits, Estland, Volk, Kultur, Wirtschaft, Tallinn 1931; I. Manninen, Die Sachkultur Estlands, Tartu 1931; E. Kant, L'Estonie. Principaux aspects géographiques. Population urbaine et population rurale, in Ann. de Géogr., LXI, 1932; id., Problems of environment and population in Estonia, Tartu 1934; id., Bevölkerung und Lebensraum Estlands. Ein anthropo-ökologischer Beitrag zur Kunde Baltoskandias, Tartu 1935; O. Gallin, La vie maritime en Estonie, Digione 1934; E. Migliorini, Finlandia e Stati Baltici, Roma 1937.

Storia (p. 422).

La riforma della costituzione (v. sopra) è stato l'avvenimento interno più notevole della vita politica dell'Estonia. Il 26 marzo 1932 l'Assemblea nazionale approvava il progetto di riforma in gran parte dovuto a K. Päts, progetto che comportava la nomina di un presidente della Repubblica distinto dal capo del governo, la diminuzione da 100 a 80 del numero dei deputati e la riduzione dell'assegno loro spettante. Nel 1933 venne stabilito che il presidente sarebbe stato eletto mediante suffragio universale per un periodo di 5 anni e che i deputati sarebbero rimasti in numero di 100; una proposta tendente a far nominare il presidente dal Parlamento fu respinta (14 giugno 1933) col 67% dei voti. Il 21 ottobre 1933 veniva formato un governo extraparlamentare presieduto dal Päts (con J. Seljamaa agli Esteri) per far entrare in vigore la nuova costituzione, che di fatto il 24 gennaio 1934 divenne la nuova legge dello stato. Il Päts, presidente del consiglio, assunse l'interim della presidenza della repubblica. Il 15 marzo il Päts, a causa delle agitazioni degli ex-combattenti che già nell'anno precedente avevano dato gravi fastidî al governo, proclamò lo stato d'eccezione per 6 mesi, arrestando i loro capi, sopprimendo i loro giornali, sciogliendo l'associazione. Dopo di che il Päts venne alla decisione di sopprimere i partiti (in Estonia i partiti principali erano i socialisti, il partito del lavoro, gli agrarî e i nuovi contadini) costituendo una camera corporativa. L'annuncio fu dato il 16 gennaio 1935; il 1° ottobre il Päts annunciò che le Camere sarebbero state due, di cui una corporativa; l'8 dicembre fu repressa una nuova insurrezione degli ex-combattenti, i cui capi Larka e Tõrvand furono condannati a 15 anni di reclusione (25 maggio 1936), ma graziati pochi mesi dopo. Il 26 febbraio 1936 ebbe luogo un plebiscito per la nomina dell'Assemblea nazionale incaricata di rivedere la costituzione; plebiscito favorevole per 472.416 voti contro 148.878. Il progetto, presentato dal Päts il 28 febbraio 1937, fu modificato e approvato dall'Assemblea nazionale il 28 luglio 1937. La costituzione è entrata in vigore il 1° gennaio 1938.

Nel campo della politica internazionale l'Estonia ha formato con la Lettonia e con la Lituania un'intesa regionale (12 settembre 1934) denominata Intesa Baltica, sul modello della Piccola Intesa e dell'Intesa balcanica. Nel marzo 1934 è stata riformata l'organizzazione dell'esercito; il territorio nazionale è stato ripartito in 8 circoscrizioni militari.

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