ETA

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Sigla di Euskadi Ta AskatasunaNazione basca e libertà»), formazione politico-militare nata nel 1959 da una scissione del Partito nazionalista basco, con l’obiettivo di conquistare la piena indipendenza delle Province Basche (➔ Baschi). Organizzata sulla base di una struttura estremamente parcellizzata, l’ETA concentrò all’inizio la propria azione di guerriglia in atti di sabotaggio. Nel 1970 dalla formazione si scisse una componente di ispirazione marxista (la cosiddetta ‘ETA politico-militare’), propensa a dare maggiore importanza alla lotta politica contro il franchismo. La corrente maggioritaria (ETA militare), più sensibile alle istanze nazionalistiche, accentuò invece l’attività terroristica, compiendo attentati, il più clamoroso dei quali fu l’uccisione, nel 1973, del primo ministro L. Carrero Blanco. Non fece cessare le azioni di guerriglia l’entrata in vigore, nel dicembre 1979, di uno statuto di autonomia per i Paesi Baschi. Dopo il fallito colpo di Stato militare del febbraio 1981, l’ETA politico-militare sospese ogni azione di guerra, con l’obiettivo di contribuire al consolidamento della fragile democrazia spagnola. Al contrario, l’ala militare proseguì l’attività terroristica. In risposta alla politica di intransigenza da parte del governo, gli attentati conobbero una recrudescenza a partire dalla metà degli anni 1990.

Nel marzo 2006, accogliendo la condizione posta dal governo Zapatero per aprire un dialogo di pace, l’ETA annunciò una tregua, ma nel dicembre dello stesso anno riprese gli attentati, denunciando il proseguimento delle azioni giudiziarie nei suoi confronti. Non hanno posto fine all’attività terroristica i numerosi arresti di leader e militanti ETA, frutto di azioni di polizia congiunte francesi e spagnole effettuati nel 2008 e nel 2009.

Nell'ottobre 2011, grazie anche a un'azione del governo volta a eradicare ogni forma di complicità con la formazione eversiva nel campo politico e sociale, l'ETA ha annunciato la definitiva cessazione delle attività terroristiche. La partecipazione alle elezioni politiche del novembre 2011, resa possibile da una sentenza della magistratura costituzionale spagnola, ha segnato un'importante affermazione della neocostituita forza politica, che con il movimento Amauir è entrata in Parlamento con sette deputati, divenendo la quinta forza parlamentare spagnola.

Nell'aprile 2017 l'ETA ha rinunciato formalmente alla lotta armata e avviato il processo di disarmo definitivo, fornendo una lista di depositi di armi ed esplosivi situati nella Francia sud-occidentale, alla frontiera con la Spagna, e nel maggio dell'anno successivo ha annunciato il suo definitivo scioglimento.

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