EURIDICE

Enciclopedia Italiana (1932)

EURIDICE

Giuseppe Corradi

. Figlia di Cinane e nipote di Filippo II di Macedonia, portò dapprima il nome di Adea. Dopo la morte di Alessandro ne sposò il fratellastro Filippo Arrideo; con questo matrimonio si mirava a distruggere il compromesso fra cavalleria e fanteria con cui erano riconosciuti come re Arrideo e il nascituro di Rossane. Morto Perdicca, E. intrigò presso l'esercito prima contro Pitone e il satrapo Arrideo e poi contro Antipatro perché non fosse fatto reggente del regno. Ma non riuscì nel suo intento e insieme col marito dovette seguire Antipatro in Macedonia. Morto il reggente cercò d'impossessarsi del potere contro Olimpiade e Poliperconte, accordandosi con Cassandro al quale affidò la reggenza in nome di Arrideo. Quando però Olimpiade con il nipote Alessandro, figlio di Rossane, aiutata da Poliperconte e da Eacida ritornò dall'Epiro in Macedonia, l'esercito di E. non volle combattere contro la madre del grande conquistatore, sicché E. cadde col marito nelle mani di Olimpiade e fu messa a morte (autunno 317 a. C.).

Bibl.: H. Berve, Das Alexanderreich auf prosopogr. Grundlage, II, Monaco 1926, p. 12; V. Costanzi, L'eredità politica d'Alessandro Magno, in Annali delle Università toscane, n. s., III, Pisa 1918, p. 24 segg.

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