FANTERIA

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

FANTERIA

Francesco GALANZINO

(XIV, p. 791; App. I, p. 569; II, 1, p. 901). -

Armi della fanteria.

Criterî generali. - I criterî d'impiego attuali dell'armamento della f. sono orientati verso l'adozione di numerose armi in contrapposto a quella individuale unica del fante. Durante il primo conflitto mondiale si palesò necessario dotare in proprio la fanteria di un potente e complesso armamento di reparto, per cui si ritenne scaduta l'importanza dell'armamento individuale. Tale affrettata conclusione si dimostrò errata nel corso della seconda guerra mondiale, che segnò la fine del fucile a ripetizione ordinaria. Infatti durante la guerra spesso la f. tedesca, pure armata dell'ottimo fucile Mauser, si trovò in netta inferiorità di fronte alla f. russa armata del fucile semiautomatico Tokarev mod. 38 ed a quella americana armata del Garand Ml mod. 36. Durante la guerra la Germania realizzò i fucili semiautomatici Walther per l'esercito operante e Volksturm per la difesa del territorio, ed il fucile semiautomatico ed automatico FG42 che, munito di bipiede, serve come fucile mitragliatore. Venne inoltre realizzata la carabina semiautomatica ed automatica MP44 di calibro 7,92, di dimensioni e peso ridotti ed efficace su bersagli non protetti fino a 400 500 m. Le due armi FG42 ed MP44 ispirarono non pochi costruttori e progettisti di nuove realizzazioni. Nonostante il sorgere di armi di potenza mai fino ad ora sperimentata, non va sottovalutata l'importanza dell'armamento individuale e tutti gli eserciti si sono orientati verso l'adozione del fucile automatico leggero e di nuove armi per la fanteria.

Fucile automatico leggero. - Questo fucile deve poter assolvere ai compiti: della pistola mitragliatrice, della carabina, del fucile, dell'arma controcarro individuale, del mortaio leggero. Per poter fare ciò deve essere arma automatica, dotata di serbatoio di notevole capacità (20-25 cartucce), di peso ed ingombro limitati, deve consentire il fuoco mirato fino a 300 m ed eventualmente fino a 800, se munito di cannocchiale; essere provvisto di tromboncino per il lancio delle bombe, avere una canna a pareti abbastanza spesse e sufficientemente raffreddate da consentire tiri prolungati, ed infine essere provvisto di bipiede ribaltabile.

Attualmente sono già adottati o in corso di realizzazione numerosi tipi di fucili automatici leggeri, di cui i principali sono: a) Lo M14 T44 E4 S.U.A., che è arma a funzionamento automatico e semiautomatico a sottrazione di gas e bloccaggio ad alette; pesa 3,950 kg, lunghezza 1121 mm; ritmo 750 colpi al minuto; velocità iniziale 850 m/sec; gittata utile 400 m; calibro 7,62; b) il fucile automatico leggero della Fabbrica Nazionale di Herstel (Belgio), di calibro e peso uguale al precedente, bloccaggio a mezzo di movimento verticale dell'otturatore, alimentazione a serbatoio di 20 colpi, velocità iniziale di 840 m/sec, ritmo 600-700 colpi al minuto, gittata utile 400 m; c) Il fucile automatico leggero Armalite, le cui caratteristiche differiscono poco da quelle dei tipi precedenti ma che, ad eccezione della canna e del sistema di chiusura, è costruito quasi interamente in resine sintetiche e fibra di vetro. Altri tipi già adottati in servizio o tuttora in studio differiscono di poco da quelli sopra esposti.

Armamento della fanteria italiana. - L'armamento della fanteria italiana è numeroso e vario; esso comprende: bombe a mano; moschetto automatico Beretta modello 4; carabina Winchester; fucile mitragliatore Garand; fucile mitragliatore Browning (B.A.R.); mitragliatrice Breda modello 37 cal. 8; mitragliatore Browning cal. 12,7; mortai da 60 e da 107 mm; bombe contro carro da fucile; pistole mitragliatrici Franchi e Beretta. Descriveremo qui appresso queste armi.

Per le bombe a mano difensive ed offensive sono tuttora in corso studî, peraltro di difficile realizzazione, per trovarne un tipo che serva quale bomba offensiva, difensiva e da lanciarsi col fucile.

Prototipo dei moschetti automatici è quello Beretta mod. 4, arma individuale per il combattimento ravvicinato, particolarmente efficace nelle reazioni e nelle azioni di sorpresa perché permette di sviluppare tempestivamente un grande volume di fuoco.

La carabina Winchester è arma individuale che impiega cartucce di media potenza, idonea ed efficace nella lotta ravvicinata contro bersagli animati; ha calibro 7,62, peso 3 kg, serbatoio della capacità di 30 cartucce, velocità iniziale di 610 m/sec, celerità di tiro semiautomatico 60 colpi al minuto, di tiro automatico 120, gittata utile nel tiro a raffica 50-80 m.

Il fucile semiautomatico Garand Ml cal. 7,62 è un'arma individuale idonea a svolgere il fuoco celere e preciso alle minori distanze, a lanciare bombe mediante l'applicazione del tromboncino ed al "cecchinaggio" se provvisto di cannocchiale. Pesa kg 4,309, ha velocità iniziale di 835 m/sec, ritmo di tiro 24 colpi al minuto, gittata utile 400 m. Applicando ad esso un cannocchiale si ha il fucile per tiratori scelti M1D, col quale è possibile il tiro utile fino a 600-800 m.

Il fucile mitragliatore Browning (B.A.R.) cal. 7,92 è un'arma di reparto a tiro teso, atta a colpire in ogni forma e fase di combattimento, con fuoco celere concentrato, bersagli animati allo scoperto. Pesa kg 8,8, funzionamento automatico a sottrazione di gas con valvola regolatrice, bloccaggio a blocco oscillante a mezzo di biella o contro biella; alimentazione a serbatoio prismatico della capacità di 20 cartucce; velocità iniziale 820 m/sec, ritmo di tiro 250 colpi al minuto; celerità pratica di tiro 80-120 colpi al minuto; gittata utile 400-500 m.

La mitragliatrice Breda mod. 37 cal. 8 è già stata descritta (v. App. II, 11, p. 334).

La mitragliatrice Browning cal. 12,7 è un'arma di reparto da postazione per tiri d'accompagnamento e d'arresto contro bersagli animati (anche se leggermente protetti), autoblindo, cingolati, automezzi in genere, postazioni in caverna (tiri d'imbocco), ecc. Incavalcata su treppiede aggiuntivo Ml è impiegata contro aerei a bassa quota ed a breve distanza. Essa ha le seguenti caratteristiche: peso kg 38; lunghezza mm 1600; funzionamento semiautomatico ed automatico a corto rinculo di canna; bloccaggio a movimento verticale dell'otturatore; alimentazione a nastro metallico; velocità iniziale 900 m/sec; ritmo 600 colpi al minuto; celerità pratica di tiro 400 colpi al minuto; gittata utile 800-1000 m. Perforazione massima con pallottole perforanti contro piastra d'acciaio ad imbatto normale: a 100 m, mm 25, a 600 m, mm 12. Peso della pallottola g 40; peso della cartuccia g 107.

Un'arma della fanteria che merita particolare citazione è il mortaio da 60 M2: arma di reparto a tiro curvo, in dotazione alla compagnia fucilieri, atta a conseguire effetti di neutralizzazione in qualsiasi fase del combattimento; idonea al tiro d'accompagnamento e di arresto e per l'annebbiamento. È di costituzione analoga a quella del mortaio da 81. Peso totale kg 19, lunghezza della bocca da fuoco 725 mm, celerità massima di tiro 30 colpi al minuto, spara una bomba ad alto esplosivo del peso di kg 1,200 fino a distanza di 1730 m; una bomba illuminante del peso di kg 1,360 a 1000 m di altezza, una bomba nebbiogena del peso di kg 1,800 fino a 1470 m.

La fanteria impiega, inoltre, il mortaio da 81 già descritto (v. App. I, p. 875) e quello di costruzione americana da 107 M3. È questa un'arma di reparto a tiro curvo ed anima rigata idonea ad integrare il fuoco dei mortai medî e dell'artiglieria. L'arma, pur essendo ad avancarica, è a canna rigata giacché un anello di rame che viene fatto espandere dai gas della carica di lancio al momento dell'accensione si impegna nella rigatura della bocca da fuoco e imprime un moto di rotazione al proietto. Il mortaio ha calibro 106,7 mm, pesa 284 kg, celerità di tiro 15 colpi al minuto, gittata massima 5370 m. Impiega proietti del peso di kg 11,880 e kg 12,980. È arma abbastanza precisa e di facile impiego.

I mezzi più potenti di cui dispone la fanteria per poter agire contro bersagli corazzati, casematte, postazioni e ricoveri blindati sono i cannoni senza rinculo di cui quelli da 57 e da 75 sono già stati descritti nella voce artiglieria della App. II, mentre quelli da 106 e gli altri di costruzione più recente sono stati descritti nella voce artiglieria di questa Appendice.

Un proietto di particolare efficacia contro i carri armati e che viene lanciato mediante un tromboncino applicato al fucile è la bomba a carica cava, che serve egregiamente per la difesa ravvicinata contro carro e per il tiro contro postazioni blindate od in cemento. Vi sono varî tipi di queste bombe: essi differiscono poco fra di loro; nell'esercito italiano sono attualmente usate la "Energa" e la "Falcone". Ambedue sono costituite da un involucro in lega leggera contenente la carica cava, una spoletta appropriata assicura lo scoppio istantaneo della bomba con qualsiasi angolo di imbatto da 0° a 65°-70° dalla normale alla piastra. Un codolo che viene infilato nel tromboncino, applicato alla bocca del fucile, costituisce il propulsore e lo stabilizzatore della bomba. Per il lancio viene impiegata una normale cartuccia contenente solo la carica di lancio. La bomba Energa ha le seguenti caratteristiche: calibro 75 mm; lunghezza totale 395 mm; peso 675 g; peso della spoletta a percussione 12 g; peso della carica cava 345 g; perforazione 250 mm di corazza d'acciaio; velocità iniziale 58 m/sec; gittata d'impiego 70-100 m; la bomba Falcone: calibro 70 mm; lunghezza 404 mm; peso totale 700 g; peso della spoletta elettrica 90 g; peso della carica cava 300 g; perforazione 280-300 mm di corazza d'acciaio; velocità iniziale 51,5 m/sec; distanza d'impiego 70-100 m.

Sono di recente adozione in Italia due nuovi tipi di pistole mitragliatrici, che per qualità costruttive e balistiche si sono imposte all'attenzione dei tecnici militari. Sono esse la pistola mitragliatrice della ditta Franchi e quella della ditta Beretta; hanno ambedue calibro di 9 mm; la prima pesa kg 3,300 e la seconda 3,189, velocità iniziale circa 410 m/sec, gittata utile di 50-80 m, ritmo di tiro rispettivamente di 450 e 560 colpi al minuto; impiegano cartucce cal. 9 mod. 38 ed il serbatoio impiegato nel moschetto automatico Beretta.

È pure in corso di studio in Italia una bomba a mano offensiva, difensiva e lanciabile col fucile. La bomba offensiva ha le caratteristiche e l'efficacia di una comune bomba a mano: pesa 200 g ed il suo raggio d'azione è di circa 20 m. Con l'aggiunta di un'apposita spirale di scheggiatura del peso di 152 g la bomba precedente viene trasformata in difensiva ed il raggio d'azione delle schegge aumenta a 50 m. Applicando alla bomba ora descritta un codolo-governale ed una ogiva tagliavento, contenente altri 50 g di esplosivo, si ottiene una bomba lanciabile col fucile con velocità di circa 55 metri al secondo e che può raggiungere una gittata massima di 230 m circa.

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