FARO

Enciclopedia Italiana (1932)

FARO (A. T., 39-40)

Giuseppe ROSSO
Virgilio CORREJA

Città del Portogallo, capoluogo dell'unico distretto che costituisce la provincia dell'Algarve (v.), con 12.680 ab. (1920). È posta sulla linea ferroviaria Lisbona-Barreiro-Setúbal-Funcheira-Faro-Vila Rial de S. Antonio. Protetta dai venti del N. da una serie di alture, ha clima molto mite, specialmente d'inverno (temperatura media: agosto 24°,9, dicembre 11°,2); riceve 418,5 mm. di precipitazioni all'anno: 112,8 mm. in gennaio, mentre il luglio e l'agosto sono completamente secchi. Possiede un porto poco profondo e sabbioso, ma ben difeso dai venti per la presenza di molte dune costiere, in modo che la navigazione di cabotaggio vi presenta un notevole sviluppo. Attivo è il commercio di frutta, olive, sommacco, pesci, sale, cordami. Conquistata dai Mori nel 1249, venne ritolta a essi nel 1260 da don Alfonso III. Nei dintorni sorgono ancora le rovine dell'antica Ossonoba.

Il distretto di Faro è vasto 5019 kmq. e conta una popolazione di 268.294 ab. (53 per kmq.; censim. del 1920).

Monumenti. - Del suo passato musulmano resta solamente un arco moresco presso il Castello. Nel Museo archeologico, antica chiesa dei cappuccini, si trovano documenti dell'antico dominio romano in questa provincia. La cattedrale solo nella torre della facciata e nelle cappelle laterali conserva l'originaria costruzione gotica del sec. XIII. Nell'interno, rifatto nel sec. XVI, rivestito di azulejos, è notevole la cappella delle reliquie, opera del principio del sec. XVII, dovuta alla munificenza del vescovo Pereira da Silva, che giace nel tumulo marmoreo della cappella maggiore. Presso la cattedrale sono le rovine del convento dell'Assunzione, già abitato dalle monache cappuccine, terminato nel 1543. Il portale del Rinascimento reca la data 1539. Il chiostro è pure di stile Rinascimento. La chiesa del convento di San Francesco, fondato nel 1529, è internamente rivestita di azulejos. L'Arco da vila, entrata monumentale, venne eretto su disegno dell'architetto italiano Fr. Saverio Fabri (morto nel 1807) che il vescovo Avelar chiamò da Roma per riedificare la cattedrale. Nell'antico palazzo vescovile notevoli azulejos policromi.