DURANTI, Faustino

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 42 (1993)

DURANTI (Durante), Faustino

Luciano Anelli

Fratello del più noto pittore Giorgio, nacque a Brescia nel 1697 (Zorzi Marchini, 1973, p. 64). Sono poche le notizie biografiche conosciute; visse tra Brescia e Palazzolo sull'Oglio, dove vesti l'abito ecclesiastico alla morte del fratello Giorgio (1753), subentrando al suo beneficio.

Seguì anche nella pittura le orme del fratello maggiore, dedicandosi alla raffigurazione di volatili vivi, prevalentemente in miniatura o comunque in piccolo formato, ma con una originalità di poesia, che è stata messa in luce solo da studi più recenti. Non si conosce tuttavia la sua formazione artistica ed è poco nota la sua produzione per l'assenza completa di firme e di date che possano consentire la ricostruzione di un corpus.

Secondo i biografi fu comunque inferiore al fratello Giorgio, fatta eccezione per il giudizio che ne dà il Fenaroli (1877), che sottolinea come dipingesse "… volatili, uccelli nel nido, e pulcini con grandissima diligenza e finitezza, ma solo in miniatura … In molte cose non era inferiore all'egregio suo fratello …". Secondo la Zorzi Marchini (1973), che ha rintracciato i pochi documenti noti sul D. e ha dato un elenco delle opere identificate, la sua arte fu senz'altro più sobria rispetto a quella del fratello, priva di enfasi e con tendenze schiettamente naturalistiche: i soggetti preferiti dal D. sono piccoli volatili, pulcini, anatroccoli, animali da cortile.

Lontano dalle tendenze analitiche della prima produzione del fratello, l'arte del D. sembra piuttosto legata al realismo lombardo, pungente e talora patetico; i colori sono caldi, gli sfondi scuri.Un ritratto a figura intera del Card. Bernardino Scotti (Milano, Ca' Granda; Boselli, 1974) ha permesso di conoscere ulteriori nuovi interessi artistici del D., in particolare una ritrattistica "di parata", alla maniera di S. Bombelli e di B. Nazari, anche se alcune sproporzioni anatomiche inducono a credere che il D. si interessò a questo genere soltanto occasionalmente.

Mori a Palazzolo sull'Oglio nel 1764 (Zorzi Marchini, 1973, p. 64).

Opere del D. si trovano, oltre che a Brescia e provincia, in numerose collezioni private, in molte raccolte pubbliche: a Brescia, Pinacoteca Tosio-Martinengo; a Lonato, Fondaz. Ugo da Como; a Venezia, Museo Correr, a Chiari, Pinacoteca Repossi.

Fonti e Bibl.: G. B. Carboni, Notizie istoriche delli pittori scultori ed architetti bresciani [XVIIIsec.], a cura di C. Boselli, Brescia 1962, pp. 22, 28; F. Nicoli Cristiani, Della vita e delle pitture di L. Gambara…, Brescia 1807, p. 153; G. Nicoletti, La pinacoteca Manfrin a Venezia, Venezia 1872, p. 15 (due dipinti che un tempo vi figuravano); S. Fenaroli, Diz. d. artisti bresciani, Brescia 1877, p. 116; E. Calabi, La pittura a Brescia nel Seicento e Settecento, Brescia 1935, pp. 33 ss.; C. Boselli, in C. Boselli-G. Panazza, La Pinacoteca Tosio-Martinengo, Milano 1974, pp. 174-178; A. Zorzi Marchini, I pittori Giorgio e F. Duranti, in Memorie illustri di Palazzolo sull'Oglio, VII (1973), 2, pp. 59-71 passim; V. Guazzoni, in Ospedale Maggiore. Ca' Granda. Ritratti antichi, Milano 1986, p. 50 (come Giorgio Duranti); U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon…, X, p. 209.

L. Anelli

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