Zèri, Federico

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Storico dell'arte italiano (Roma 1921 - Mentana 1998). Allievo di P. Toesca e R. Longhi, visse a lungo negli USA, dove insegnò alla Harvard e alla Columbia Univ. e fu curatore (1975-84) del P. Getty Museum di Malibu. Accademico di Francia dal 1997. Profondo conoscitore della pittura italiana dei secc. 13º-18º, per questo settore curò cataloghi di musei e di collezioni pubbliche e private (gallerie Spada, 1954, e Pallavicini Rospigliosi, 1959, di Roma; Metropolitan museum of art di New York, 1971-80; Walters art gallery di Baltimora, 1976; ecc.). Tra i numerosi saggi e le raccolte di articoli: Pittura e controriforma. L'"arte senza tempo" di Scipione da Gaeta (1957); Due dipinti, la filologia e un nome. Il maestro delle tavole Barberini (1961); Diari di lavoro (2 voll., 1971-76); Mai di traverso (1982); L'inchiostro variopinto (1985); Dietro l'immagine (1987); Giorno per giorno nella pittura (4 voll., 1988-94); Il cannocchiale del critico (1993); Confesso che ho sbagliato. Ricordi autobiografici (con P. Mauriès, 1995). Nel 2008, in occasione del decimo anniversario della morte, è stata pubblicata la raccolta di articoli L'inchiostro variopinto, mentre nel 2021, per il centenario della nascita, il Museo Poldi Pezzoli di Milano ha ospitato la mostra Giorno per giorno nella pittura. Federico Zeri e Milano.

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