FERDINANDO I detto il Formoso, o l'Incostante, re di Portogallo

Enciclopedia Italiana (1932)

FERDINANDO I detto il Formoso, o l'Incostante, re di Portogallo

Angelo Ribeiro

Ultimo della dinastia di Borgogna, nato a Coimbra il 31 ottobre 1345, morto il 22 ottobre 1383; salì al trono nel 1367. Allorché Pietro I il Crudele re di Castiglia fu assassinato dal proprio fratello bastado Enrico di Trastamara (1369), parte dei nobili castigliani incitarono F. a reclamare il trono di Castiglia come pronipote di Sancho il Bravo. Il consenso di F. diede origine a una serie di guerre (1369-1383) con i paesi vicini, tanto che egli dovette contrarre alleanze anzitutto con i re d'Aragona e di Granata, indi con il duca di Lancaster, Giovanni di Gaunt, figlio di Edoardo III d'Inghilterra, il quale vantava pure pretese alla corona castigliana. Nell'allearsi con Pietro IV d'Aragona, F. promise di sposarne la figlia Eleonora; riconciliatosi con il Trastamara (Enrico II), fece trattative di matrimonio con la figlia di lui, chiamata pure Eleonora; ma poco dopo ottenne che l'avventuriera Eleonora Tellez, moglie di un gentiluomo di corte, divorziasse e la sposò. È notevole l'impulso che F. diede all'agricoltura, pubblicando nel 1375 la legge delle terre incolte, secondo la quale le terre non coltivate dai proprietarî venivano loro tolte e date ad altri, con l'obbligo di farle produrre, e ordinando che i prigionieri e i mendicanti fossero obbligati a lavorare la terra. Durante il regno di F. (amareggiato dagli scandali degli amori adulterini della moglie), il commercio portoghese prosperò straordinariamente e vi contribuirono le misure che egli prese in favore della marina mercantile, come il rifornimento gratuito da parte dello stato di tutto il legname necessario alle costruzioni navali; l'esenzione dalle dogane di tutto il materiale importato dall'estero per lo stesso fine; la creazione di una compagnia di proprietarî di navigli o borsa di assicurazione mutua, i cui fondi erano costituiti da una contribuzione pagata da loro stessi, equivalente al due per cento sul reddito dei rispettivi navigli.

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