FERENTO d'Etruria

Enciclopedia Italiana (1932)

FERENTO (Ferentium, non Ferentum) d'Etruria

Arturo Solari

Fu città di origini etrusche, situata su un colle di circa 300 metri, 5 km. a est della Via Cassia e 9 km. a nord di Viterbo, circondata da tre corsi d'acqua. È distinta quale comune romano da quello di Volsinii, con questo congiunto dal tronco stradale Ferentiensis. Città federata dopo la caduta di Volsinii (264) o forse dopo quella di Falerii (241), fu dopo la guerra sociale municipio governato da quattuorviri e inscritto nella tribù Stellatina. Ebbe un periodo di splendore nell'epoca imperiale e di fama per aver dato i natali all'imperatore Ottone. I primordî del comune alleato si collegano con la distruzione del centro etrusco forse altrove situato, avvenuta con la sottomissione dei maggiori stati etruschi vicini nel territorio dell'uno o dell'altro dei quali era compreso; se non già prima, quando la tradizione c'informa di confische del territorio volsiniese. La città visse fino alla fine del sec. XII, quando fu distrutta dai Viterbesi. Resti delle mura di terme e di un teatro molto ben conservato attestano la vita dell'antica città romana.

Bibl.: L. Canina, Cenni topografici sull'antica città di Ferento in Etruria, in Annali dell'Istituto, IX (1837); Germano di S. Stanislao, Memorie archeologiche e critiche sopra gli atti e il cimitero di S. Eutizio di Ferento, Roma 1886; A. Solari, Top. storica dell'Etruria, I, Pisa 1918, p. 273 segg.

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