TRANSIBERIANA, FERROVIA

Enciclopedia Italiana (1937)

TRANSIBERIANA, FERROVIA (A. T., 103-104)

Piero Landini

FERROVIA La più lunga ferrovia del mondo attualmente in esercizio, distesa lungo la Siberia, da cui il nome; unisce Mosca con Vladivostok, costituendo oggi il mezzo terrestre più celere per andare dall'Europa continentale all'Estremo Oriente asiatico.

Ha sostituito la strada carreggiabile, che implicava viaggi lunghi e faticosissimi, intercalati con tratti fluvio-lacustri. La necessità di una ferrovia si era fatta sentire imperiosa nel cuore del sec. XIX, tanto che i primi progetti risalgono al 1850. Il 17 marzo 1891 il governo degli zar ne ordinava la costruzione, che veniva eseguita celermente (nel tratto occidentale si effettuavano in media 600 km. all'anno) nonostante le enormi difficoltà incontrate soprattutto nella parte orientale: nel 1902 la gigantesca opera si poteva dire compiuta nei suoi tratti essenziali, mentre il tratto lungo il Bajkal veniva completato nel 1904. Per ragioni di opportunità la Russia aveva ottenuto dalla Cina il permesso di far proseguire la ferrovia attraverso la Manciuria settentrionale, di modo che la linea, a scartamento normale russo, staccandosi dalla rete europea a Čeljabinsk si inoltra in direzione ovest-est, passando per i centri più popolati della Siberia e della Manciuria settentrionale molti dei quali anzi, come Novo Sibirsk (278.000 ab.), Irkutsk (158.000 ab.), Harbin (419.000 ab.), devono a essa la loro origine e il loro successivo sviluppo. Gli avvenimenti politici e militari occorsi nell'Estremo Oriente nel primo decennio del sec. XX consigliarono la Russia a costruire una linea in suo territorio, linea che fu iniziata nel 1907 e completata nel 1917: la nuova arteria, seguendo la valle dell'Amur, attraversa il fiume presso Chabarovsk (102.000 ab.) mediante un grandioso ponte di 2227 m. di lunghezza e giunge a Vladivostok (128.000 ab.) dopo un percorso di 2997 km., molto più lungo del tratto attraverso la Manciuria del nord.

La ferrovia è stata oggetto di particolari cure per quanto riguarda l'attrezzatura e il doppio binario, attualmente quasi completato. A Omsk s'innesta l'arteria che partendo da Mosca, passa per Sverdlovsk (400.000 ab.), con un percorso totale di 2554 km. dalla capitale dell'Unione.

Nel suo insieme la Transiberiana è dunque l'arteria ferroviaria più lunga del mondo. Si hanno infatti le seguenti distanze: da Mosca a Vladivostok, via Sverdlovsk e Chabarovsk km. 9172; da Sverdlovsk a Vladivostok km. 7516; da Mosca a Vladivostok via Sverdlovsk e Harbin km. 8267; da Sverdlovsk km. 6611; da Mosca a Vladivostok via Čeljabinsk e Chabarovsk km. 9476; da Čeljabinsk km. 1413; da Mosca a Vladivostok via Čeljabinsk e Harbin km. 8571; da Čeljabinsk km. 6508. Il tronco in territorio mancese misura km. 1481 tra le stazioni di frontiere di Man'čžurija e Pograničnaja.

La ferrovia, la cui storia s'identifica perfettamente con la storia economica della Siberia e dell'Estremo Oriente, è divenuta spina dorsale di tutte le comunicazioni dell'Asia sovietica. Tra i numerosi tronchi laterali costruiti, il più importante è oggi il cosiddetto Turk-Sib, ferrovia aperta al traffico nel 1930, che allaccia Novo Sibirsk con Taškent (490.000 ab.) via Semipalatinsk (120.000 ab.), Alma Ata (161 .000 ab.), con una lunghezza complessiva di 2674 km. Maggiore importanza ha però la Transiberiana nella sezione orientale, perché da Harbin si stacca la ferrovia mancese che prosegue verso il sud e a Mukden (lo scartamento cambiava a Kwan-cheng-tze; ora a Harbin giunge quello normale europeo) si tripartisce: un ramo porta in Corea a Fusan (comunicazioni col Giappone); l'altro a Dairen (533.000 ab.); il terzo entra in Cina, innestandosi con le ferrovie di stato cinesi. Da Mosca a Vladivostok si impiegano in media 200 ore con la velocità media di 42 km. all'ora.